Alla fine c’è un papa americano, Leone XIV, Robert Francis Prevost, un non Trump che probabilmente non è il papa che avrebbe voluto e desiderato Trump. Pur venendo da Chicago, ma già da anni a Roma per fare il prefetto capo della Congregazione dei vescovi, certamente il più conosciuto, è il maggior conoscitore dei cardinali che lo hanno eletto al quarto scrutinio.
Prima di fare il capo dei vescovi, è stato superiore degli agostiniani, un religioso quindi come Francesco e per vent’anni vescovo in America Latina, e quindi ritenuto non un yankee ma un latino americano sostenitore di una Chiesa dalla parte dei poveri.
Ha scelto di chiamarsi Leone come il primo papa dell’epoca moderna, l’autore della prima enciclica sociale e come Leone Magno che fermò Attila che voleva mettere a ferro e fuoco Roma.
Il suo primo saluto è stato «pace a voi» dalla Loggia delle benedizioni dicendo a tutti: «Dio vi vuole bene». La sottolineatura dell’importanza della pace ci dice molto di quale sarà la priorità del nuovo papa.