Un gelato per la pace: anche a Novara la solidarietà passa dal gusto dell’anguria

Sabato 19 luglio alla gelateria GelaMi l’iniziativa nazionale a sostegno della popolazione civile di Gaza

Anche Novara partecipa a “Un Gelato per la Pace”, la mobilitazione delle gelaterie italiane a sostegno della popolazione civile colpita dai bombardamenti nella Striscia di Gaza. Sabato 19 luglio, la gelateria GelaMi di viale Roma servirà un gelato speciale, il cui ricavato sarà interamente devoluto a Medici Senza Frontiere, impegnata in prima linea nell’assistenza sanitaria alle vittime del conflitto.

Una pallina di gelato, dunque, potrà diventare un gesto concreto di solidarietà. «È un piccolo gesto, ma profondamente umano – spiega Marco Albonico, proprietario di GelaMi -. Non vogliamo giudicare né entrare nelle questioni geopolitiche. Le guerre sono una sconfitta per tutti: dietro ogni numero ci sono bambini, madri, padri, vite spezzate. Questa è una mobilitazione civile, per chi ha urgente bisogno di cure, cibo e dignità».

Il gusto scelto per rappresentare l’iniziativa sarà l’anguria, declinato in gelato e granita: non solo un frutto estivo, ma anche un potente simbolo di resistenza e speranza per il popolo palestinese. I suoi colori – rosso, verde, bianco e nero – richiamano quelli della bandiera palestinese, la cui esposizione è stata vietata in molte circostanze. Così, negli anni, l’anguria è apparsa in manifesti, murales e contenuti digitali, trasformandosi in un messaggio silenzioso di appartenenza, riconoscibile ovunque.

«La popolazione sta lottando per la sopravvivenza contro fame, sete, malattie e bombardamenti continui -denuncia la onlus -. Negli ospedali mancano farmaci e sangue: a Nasser i medici donano il proprio. Nella clinica di Gaza City assistiamo fino a 400 pazienti al giorno, ma le risorse non bastano per tutti. Dobbiamo scegliere chi curare. Non c’è più tempo».

Dopo il successo del 2022 con “Un gelato per l’Ucraina”, che permise di donare 25mila euro a Emergency, le gelaterie italiane tornano a mobilitarsi. Per partecipare o conoscere le gelaterie aderenti, è stato attivato il portale ufficiale www.ungelatoperlapace.it.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Un gelato per la pace: anche a Novara la solidarietà passa dal gusto dell’anguria

Sabato 19 luglio alla gelateria GelaMi l’iniziativa nazionale a sostegno della popolazione civile di Gaza

Anche Novara partecipa a “Un Gelato per la Pace”, la mobilitazione delle gelaterie italiane a sostegno della popolazione civile colpita dai bombardamenti nella Striscia di Gaza. Sabato 19 luglio, la gelateria GelaMi di viale Roma servirà un gelato speciale, il cui ricavato sarà interamente devoluto a Medici Senza Frontiere, impegnata in prima linea nell’assistenza sanitaria alle vittime del conflitto.

Una pallina di gelato, dunque, potrà diventare un gesto concreto di solidarietà. «È un piccolo gesto, ma profondamente umano – spiega Marco Albonico, proprietario di GelaMi -. Non vogliamo giudicare né entrare nelle questioni geopolitiche. Le guerre sono una sconfitta per tutti: dietro ogni numero ci sono bambini, madri, padri, vite spezzate. Questa è una mobilitazione civile, per chi ha urgente bisogno di cure, cibo e dignità».

Il gusto scelto per rappresentare l’iniziativa sarà l’anguria, declinato in gelato e granita: non solo un frutto estivo, ma anche un potente simbolo di resistenza e speranza per il popolo palestinese. I suoi colori – rosso, verde, bianco e nero – richiamano quelli della bandiera palestinese, la cui esposizione è stata vietata in molte circostanze. Così, negli anni, l’anguria è apparsa in manifesti, murales e contenuti digitali, trasformandosi in un messaggio silenzioso di appartenenza, riconoscibile ovunque.

«La popolazione sta lottando per la sopravvivenza contro fame, sete, malattie e bombardamenti continui -denuncia la onlus -. Negli ospedali mancano farmaci e sangue: a Nasser i medici donano il proprio. Nella clinica di Gaza City assistiamo fino a 400 pazienti al giorno, ma le risorse non bastano per tutti. Dobbiamo scegliere chi curare. Non c’è più tempo».

Dopo il successo del 2022 con “Un gelato per l’Ucraina”, che permise di donare 25mila euro a Emergency, le gelaterie italiane tornano a mobilitarsi. Per partecipare o conoscere le gelaterie aderenti, è stato attivato il portale ufficiale www.ungelatoperlapace.it.

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