Tra la serata di ieri e la notte la procura di Verbania ha sequestrato altri documenti appartenenti alla Ferrovie del Mottarone, la società che gestisce la funivia dove domenica 23 maggio sono morte 14 persone a causa della caduta della cabina 3. È probabile che tra qualche giorno altre persone vengano iscritte nel registro degli indagati: presumibile, infatti, che altri dipendenti della società di gestione dell’impianto fossero a conoscenza delle azioni messe in atto durante la manutenzione delle cabinovie.
Per il momento sotto inchiesta ci sono Luigi Nerini, amministratore di Ferrovie del Mottarone, il capo operativo Gabriele Tadini ed Enrico Perocchio, ingegnere, direttore della funivia, consulente esterno e dipendente di Leitner, la società che si occupa della manutenzione. I tre restano in carcere e l’udienza per la convalida di arresto è stata posticipata alla mattinata di domani, sabato 29 maggio.
Intanto nel pomeriggio di ieri, e proseguiranno anche nelle giornata di oggi, sul luogo della tragedia sono stati effettuati i primi rilievi da parte dei tecnici coordianti da Giorgio Chiandussi, il perito nominato dalla procura, docente del dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale del Politecnico di Torino.
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