Tragedia del treno a Trecate, Codacons presenta denuncia: «Non si può solo parlare di imprudenza»

Omissione di controllo e carenze strutturali nelle stazioni minori: non si può parlare solo di imprudenza

Dopo il gravissimo incidente avvenuto alla stazione di Trecate, costato la vita a un ragazzo di vent’anni e il ferimento di altri due coetanei, il Codacons Lombardia ha annunciato la presentazione di una denuncia alla Procura della Repubblica di Novara. L’obiettivo: accertare eventuali responsabilità di Rete Ferroviaria Italiana e della società di gestione dei convogli in relazione alla sicurezza dell’infrastruttura.

Secondo l’associazione, il dramma di Trecate mette ancora una volta in luce le carenze strutturali e di controllo che caratterizzano molte stazioni ferroviarie secondarie. «Non si può continuare ad attribuire questi drammi esclusivamente all’imprudenza dei passeggeri – ha dichiarato l’avvocato Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons Lombardia –. In una rete ferroviaria moderna, la sicurezza deve essere garantita da misure strutturali e controlli efficaci. Se tali strumenti mancano, vi è una responsabilità diretta di chi ha l’obbligo di vigilare e custodire le infrastrutture pubbliche».

LEGGI ANCHE Ammar, 18 anni, travolto dal treno. «Era il mio migliore amico, mio fratello»

Il Codacons punta il dito contro la mancanza di barriere fisiche, la segnaletica insufficiente e l’assenza di sistemi di prevenzione che possano impedire l’attraversamento improprio dei binari. Nel caso di Trecate, la stazione, dotata solo di due binari e di un sottopasso, non disporrebbe di dispositivi capaci di impedire materialmente il passaggio dei viaggiatori sui binari.

«Chiederemo alla Procura – ha proseguito Donzelli – di accertare se vi siano state omissioni di controllo o carenze nei dispositivi di sicurezza che avrebbero potuto evitare la morte di un ragazzo di vent’anni. È tempo che anche nelle stazioni minori si intervenga con sistemi automatici e infrastrutture realmente protettive».

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Tragedia del treno a Trecate, Codacons presenta denuncia: «Non si può solo parlare di imprudenza»

Omissione di controllo e carenze strutturali nelle stazioni minori: non si può parlare solo di imprudenza

Dopo il gravissimo incidente avvenuto alla stazione di Trecate, costato la vita a un ragazzo di vent’anni e il ferimento di altri due coetanei, il Codacons Lombardia ha annunciato la presentazione di una denuncia alla Procura della Repubblica di Novara. L’obiettivo: accertare eventuali responsabilità di Rete Ferroviaria Italiana e della società di gestione dei convogli in relazione alla sicurezza dell’infrastruttura.

Secondo l’associazione, il dramma di Trecate mette ancora una volta in luce le carenze strutturali e di controllo che caratterizzano molte stazioni ferroviarie secondarie. «Non si può continuare ad attribuire questi drammi esclusivamente all’imprudenza dei passeggeri – ha dichiarato l’avvocato Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons Lombardia –. In una rete ferroviaria moderna, la sicurezza deve essere garantita da misure strutturali e controlli efficaci. Se tali strumenti mancano, vi è una responsabilità diretta di chi ha l’obbligo di vigilare e custodire le infrastrutture pubbliche».

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Il Codacons punta il dito contro la mancanza di barriere fisiche, la segnaletica insufficiente e l’assenza di sistemi di prevenzione che possano impedire l’attraversamento improprio dei binari. Nel caso di Trecate, la stazione, dotata solo di due binari e di un sottopasso, non disporrebbe di dispositivi capaci di impedire materialmente il passaggio dei viaggiatori sui binari.

«Chiederemo alla Procura – ha proseguito Donzelli – di accertare se vi siano state omissioni di controllo o carenze nei dispositivi di sicurezza che avrebbero potuto evitare la morte di un ragazzo di vent’anni. È tempo che anche nelle stazioni minori si intervenga con sistemi automatici e infrastrutture realmente protettive».

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