Sun, via alla fusione con Vco Trasporti: «Flotta sempre più elettrica e bacino unico entro il 2026»

La nuova rete d’impresa di trasporti locali si chiamerà Viator: primo passo verso un sistema integrato nel Piemonte Nord-Orientale

Il trasporto pubblico novarese si prepara a cambiare volto. In commissione consiliare si è discusso oggi, 11 dicembre, del percorso che porterà Sun e Vco Trasporti ad avviare Viator, la nuova rete d’impresa approvata nelle scorse ore dalle assemblee dei soci. Un passaggio che arriva in un momento tutt’altro che secondario per il settore. Il Piemonte, infatti, è tra le regioni più penalizzate dai tagli ai trasferimenti nazionali sul trasporto pubblico locale: meno fondi per i servizi, più incertezze sulle gare e un quadro di sostenibilità che si fa ogni mese più difficile. E per una provincia come Novara, crocevia di pendolari, studenti, lavoratori interprovinciali, le conseguenze rischiano di essere concrete.

Anche per questo, in commissione consiliare, l’amministratore unico di Sun Paolo Pepe ha illustrato il senso di un’operazione che non nasce per “allargare” la società, ma per evitare che il sistema si inceppi. L’Agenzia della Mobilità Piemontese ha indicato chiaramente la necessità di costruire bacini più estesi, e senza l’integrazione con il VCO, Novara non raggiungerebbe i chilometri minimi, 4 milioni all’anno, richiesti per l’affidamento in house dei servizi.

«In questa fase – ha spiegato Pepe – non ragioniamo in termini di pesi societari. L’obiettivo è garantire che il servizio resti pubblico e sostenibile, mettendo in comune funzioni strategiche e pianificazione». Il modello scelto è il contratto di rete: una formula giuridica che permette di lavorare insieme senza fusione immediata, concentrandosi sulla messa in comune dell’ufficio gare, dei sistemi informativi e della programmazione del servizio. L’obiettivo, però, rimane quello della costituzione di una società unica di bacino, sul modello di quella creata a Biella e Vercelli, con la possibilità in futuro di lavorare a una società unica per il Piemonte Orientale.

Se sul piano organizzativo Viator è una scelta strategica, sul piano politico è una risposta a un contesto che sta cambiando rapidamente. I tagli del governo nazionale al trasporto pubblico mettono infatti ulteriormente sotto pressione gli enti locali, chiamati a mantenere le linee attuali con budget sempre più stretti. Il rischio è che le province periferiche, come Novara, paghino il prezzo più alto.

Un quadro che, tuttavia, non ferma l’azione di Sun sul fronte della transizione ecologica e del mantenimento al servizio: «Il 35% della flotta è già elettrico» ha ricordato Pepe, annunciando che da giugno 2026 l’autostazione di viale Ferrucci sarà dotata di dieci stalli di ricarica per bus e che l’impianto energetico aziendale – 800 kW installati – permette già oggi un buon livello di autonomia. L’obiettivo è la progressiva eliminazione dei mezzi a gasolio, accompagnata dalla crescita dell’utenza: negli ultimi mesi, infatti, gli abbonamenti sono aumentati del 30%, segnale che la domanda di mobilità pubblica c’è e aumenta.

Il problema, però, è garantire che quella domanda possa trovare risposta e Viator nasce proprio in questa crepa tra necessità e risorse puntando a garantire stabilità in un settore dove la sostenibilità economica non è più scontata.

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Immagine di Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.