«Stiamo dando i numeri». In Comune la commissione Lavori pubblici si trasforma in una tombola senza cartelle

Tra stanziamenti snocciolati senza sosta, consiglieri un po’ spaesati e dirigenti in vivavoce, la commissione si trasforma in una scena da commedia di fine stagione

Le premesse non erano incoraggianti: l’assessore ai Lavori Pubblici Rocco Zoccali ha esordito la commissione consiliare propedeutica all’approvazione del nuovo Bilancio di previsione che si è tenuta ieri pomeriggio, 11 dicembre, annunciando di aver dimenticato gli occhiali. Una piccola distrazione, certo, ma che si è trasformata subito in metafora involontaria del pomeriggio. Da lì la seduta si è trasformata in una sorta di tombola dei lavori pubblici, con numeri che comparivano uno dopo l’altro e un’aula impegnata, con risultati alterni, a tenere il filo.

Zoccali, fogli alla mano, ha impostato la sua “estrazione” tra lavori in corso e opere programmate: 600 mila euro per la manutenzione di strade e marciapiedi nel 2026, 400 mila per il centro storico con particolare attenzione all’area tra via Perrone e via Passalacqua, 450 mila per l’ordinaria manutenzione. Poi i grandi cantieri: 2 milioni per la strada a servizio della Silicon Box, 2,5 milioni per i lavori in piazza Martiri per cui, come si addice al periodo dell’Avvento, si è ancora in attesa del via libera della Sovrintendenza. E ancora: la riqualificazione di via Belletti, le ciclabili universitarie, le scuole, i marciapiedi, la segnaletica verticale.

Nel frattempo, l’aula offriva uno spettacolo che definire “variegato” è un eufemismo: chi prendeva appunti con solerzia, chi controllava il telefono, chi chiedeva l’aiuto dell’intelligenza artificiale per creare tabelle, chi ha usato la seduta di commissione per una lunga chiacchierata tra colleghi e chi, semplicemente, sembrava in lotta per restare concentrato. Nessuna malizia, nessuna polemica: solo un’onesta rappresentazione dell’ultimo chilometro dell’anno amministrativo, quando la lucidità vacilla e le sedute si accavallano.

La minoranza ha provato a incalzare su coperture e priorità, costringendo l’assessore a ricorrere all’aiuto da casa: Zoccali ha messo una dirigente in vivavoce, per farla intervenire direttamente da remoto. Una scena più da auto in sosta che da aula istituzionale, ma accolta dai presenti con un misto di simpatia e rassegnazione. Dal canto suo la maggioranza ha seguito come ha potuto, e a un certo punto, davanti al vortice di importi e vie da sistemare, qualcuno ha sussurrato una frase che ha sintetizzato perfettamente l’intero pomeriggio: «Stiamo dando i numeri».

E mentre Zoccali alternava fogli, cifre e vie che cambiavano nome a ogni frase, qualcuno ha giurato di aver visto il presidente della commissione Camillo Esempio sorridere di lato, come chi riconosce una parentela segreta tra la pianificazione delle opere pubbliche e la tombola della tradizione napoletana: stessa energia, stessa confusione creativa, stessa fiducia finale che, in un modo o nell’altro, tutto tornerà. E ieri, ascoltando la raffica di 400 mila, 450 mila, 600 mila, 2 milioni e oltre, c’era davvero materia per comporre un’intera sestina.

Così la commissione si è chiusa con l’atmosfera di una tombolata prenatalizia: un po’ scomposta, un po’ rumorosa, un po’ imprevedibile. E chissà che, tra un ribasso d’asta e un ritardo di cantiere, non si possa davvero trovare il numero giusto nella smorfia per augurarsi un 2026 più lineare. Una seduta che non entrerà negli annali della precisione, certo, ma che ha restituito un frammento di umanità amministrativa perfettamente in linea con il clima delle feste… e con una tombola che, volenti o nolenti, ha girato da sé.

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Immagine di Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.