A più di un anno dai lavori di riqualificazione degli spogliatoi dei campi da baseball e softball di via Spreafico, costati 116.149 euro, la situazione resta lontana da una soluzione definitiva. Gli interventi sulla struttura, decisi nel luglio 2024 in vista degli europei di softball femminile, si sono rivelati incompleti e, secondo la minoranza consiliare, «realizzati male».
Le nuove strutture prefabbricate, infatti, risulterebbero ancora non completamente agibili. Secondo quanto denunciato dal Partito Democratico persistono infiltrazioni d’acqua, problemi agli scarichi dei bagni e soprattutto criticità di sicurezza negli impianti elettrici, con canaline a contatto con l’acqua. Di conseguenza, gli atleti non possono utilizzare le docce, mentre gli arbitri dispongono di un container esterno temporaneo.
Per evitare sanzioni federali – 2.000 euro per ogni partita disputata senza spogliatoi a norma – il Comune ha fatto ricorso al noleggio di un container docce dalla ditta Sebach. Il contratto, inizialmente previsto per 17 giorni, è stato rinnovato cinque volte, raggiungendo una spesa complessiva di 9.223 euro. Durante la discussione in consiglio comunale, l’assessore allo Sport e vicesindaco Ivan De Grandis ha difeso l’operato dell’amministrazione: «Mi sono interessato personalmente alla vicenda, effettuando sopralluoghi e chiedendo la massima trasparenza. Il noleggio è stato una scelta necessaria per garantire la continuità dell’attività sportiva ed evitare sanzioni».
De Grandis ha parlato di una soluzione temporanea in attesa di quella definitiva, sottolineando che «le criticità tecniche sono al vaglio degli uffici» e che «i tempi dipendono da procedure amministrative e non dalla volontà politica».
Durissimo invece l’intervento del consigliere Rossano Pirovano (PD), che ha accusato l’assessore di «incapacità amministrativa» e chiesto le dimissioni: «È passato un anno e la situazione è la stessa. Oggi i novaresi pagano di tasca propria il noleggio di un container perché i lavori non sono stati fatti come si doveva».
La vicenda resta aperta. Nel frattempo, mentre la società Porta Mortara continua l’attività agonistica grazie a soluzioni provvisorie, gli spogliatoi del campo attendono ancora di diventare pienamente funzionali.