Con una delibera dello scorso 26 febbraio la Giunta regionale ha introdotto disposizioni straordinarie per la qualità dell’aria a integrazione e potenziamento delle misure di limitazione delle emissioni strutturali e temporanee già in vigore.
Tra i provvedimenti contenuti nel nuovo provvedimento è stato previsto l’aggiornamento dello schema di ordinanza sindacale e l’elenco dei Comuni interessati, con i criteri con cui si attiva il cosiddetto “semaforo antismog”. Si tratta, ha fatto sapere Arpa Piemonte, dell’applicazione di un meccanismo di attivazione delle limitazioni temporanee che comporta l’adozione preventiva dei provvedimenti di limitazione, in modo da prevenire l’eventuale occorrenza dei superamenti del valore limite giornaliero di 50 μg/m3 per la media giornaliera di PM10.
La valutazione dell’attivazione dei livelli del semaforo viene effettuata da Arpa Piemonte, nei giorni stabiliti di controllo, mediante un algoritmo che analizza i dati di concentrazione media giornaliera di PM10 previsti, per il giorno di controllo ed i due giorni successivi, dal proprio sistema modellistico integrato di valutazione e previsione della qualità dell’aria ed opportunamente validati dagli esperti dell’Agenzia.
I campi di concentrazione di PM10, prodotti dal sistema modellistico con cadenza oraria, vengono dapprima aggregati temporalmente su base giornaliera ed in seguito spazialmente per ottenere un valore di concentrazione univoco per ciascun territorio comunale.
L’attivazione del livello avviene in base ai valori di concentrazione media giornaliera previsti sulle aree interessate dai provvedimenti: nel dettaglio nel caso di previsione per la media giornaliera del superamento del valore di 50 ug/m3 (pari al valore limite giornaliero) per tre giorni consecutivi si attiva il livello “arancio”, mentre nel caso di previsione del superamento del valore di 75 ug/m3 (pari ad 1.5 volte il valore limite giornaliero) per tre giorni consecutivi si attiva il livello “rosso”.
I nuovi criteri prevedono inoltre l’estensione delle aree di applicazione delle misure temporanee con riferimento di Piano della Qualità dell’aria. Per il settore trasporti le limitazioni si applicano a tutti i comuni localizzati nella zona definita “Agglomerato di Torino” e ai comuni con popolazione superiore a 10 mila abitanti nelle zone “Pianura” e “Collina”, per un totale di 76 località coinvolte. L’area definita “Pianura” interessa 24 comuni, fra cui i capoluoghi Novara, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli e i nostri centri di Cameri, Galliate e Trecate. Quella indicata come “Collina” riguarda Verbania e altri 18 centri, fra cui Arona, Borgomanero e Oleggio.
Le novità illustrate hanno fatto sì, ha spiegato una nota di Palazzo Cabrino, che nonostante i valori di PM10 inferiori al limite di 50 μg/m3. registrati da Arpa a Novara nelle giornate di domenica 28 febbraio, lunedì 1 e martedì 2 marzo, con i criteri del nuovo “semaforo” Novara venga lasciata in allerta “arancio” anche per domani, giovedì 4 e fino a successivo aggiornamento, previsto venerdì 5.
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