Skateboard vietato: «Un cartello preventivo». Novara come New York?

E' comparso sul cavalcavia Porta Milano, a ridosso della scalinata che conduce in corso Trieste

Skateboard vietato: il cartello è comparso sul cavalcavia Porta Milano, a ridosso della scalinata che conduce in corso Trieste. Incuriositi ne abbiamo chiesto conto all’assessore alla Sicurezza Raffaele Lanzo, il quale spiega che si tratta di «un cartello preventivo, già apparso in altre città, messo in virtù della presenza della rampa pedonale e del fatto che il cavalcavia è appena stato rinnovato, perché molti giovani lo usavano come rampa».

Un segnale a tutela dei pedoni che utilizzano la scala, dunque. Anche per scongiurare che vengano travolti anche da moto o motorini, che potrebbero avere la malagurata idea di usare la scala per eventuali acrobazie. Questo, almeno, è ciò che sembra suggerire il cartello sovrastante.

Secondo il compianto Sandrino Berutti “Nuara l’è mia Neviorc”, ma potrebbe esserlo per gli skaters? La New York degli Anni ’90, però, in cui si era diffuso lo slogan “Skateboarding is not a crime” per protestare contro i divieti imposti all’uso delle tavole negli spazi pubblici, che stavano dilagando in mancanza di spazi dedicati.

Negli Anni ’90 i ragazzi novaresi amanti delle tavole dovevano andare a Salussola, sede di uno dei primissimi skatepark, per provare i loro “tricks”. E oggi? A Vercelli, Biella, Somma Lombardo, oltre che ovviamente a Milano o Torino. A Novara continua a non esistere uno skatepark. Nonostante lo skateboard sia diventata ufficialmente disciplina olimpica dagli ultimi giochi di Tokyo.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Skateboard vietato: «Un cartello preventivo». Novara come New York?

E’ comparso sul cavalcavia Porta Milano, a ridosso della scalinata che conduce in corso Trieste

Skateboard vietato: il cartello è comparso sul cavalcavia Porta Milano, a ridosso della scalinata che conduce in corso Trieste. Incuriositi ne abbiamo chiesto conto all’assessore alla Sicurezza Raffaele Lanzo, il quale spiega che si tratta di «un cartello preventivo, già apparso in altre città, messo in virtù della presenza della rampa pedonale e del fatto che il cavalcavia è appena stato rinnovato, perché molti giovani lo usavano come rampa».

Un segnale a tutela dei pedoni che utilizzano la scala, dunque. Anche per scongiurare che vengano travolti anche da moto o motorini, che potrebbero avere la malagurata idea di usare la scala per eventuali acrobazie. Questo, almeno, è ciò che sembra suggerire il cartello sovrastante.

Secondo il compianto Sandrino Berutti “Nuara l’è mia Neviorc”, ma potrebbe esserlo per gli skaters? La New York degli Anni ’90, però, in cui si era diffuso lo slogan “Skateboarding is not a crime” per protestare contro i divieti imposti all’uso delle tavole negli spazi pubblici, che stavano dilagando in mancanza di spazi dedicati.

Negli Anni ’90 i ragazzi novaresi amanti delle tavole dovevano andare a Salussola, sede di uno dei primissimi skatepark, per provare i loro “tricks”. E oggi? A Vercelli, Biella, Somma Lombardo, oltre che ovviamente a Milano o Torino. A Novara continua a non esistere uno skatepark. Nonostante lo skateboard sia diventata ufficialmente disciplina olimpica dagli ultimi giochi di Tokyo.

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Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.