Sempre meno nascite, Novara tra le peggiori in Italia

Nuovi nati in continua diminuzione: tra 2019 e 2023 in provincia calo del -12,1% contro il -9,6% italiano. Bellinzago e Oleggio i comuni peggiori, a Cerano e Borgomanero valori positivi

I nuovi nati sono in continua diminuzione e Novara è tra le province italiane dove il dato è più preoccupante, soprattutto confrontando l’ultimo anno prima del Covid e gli ultimi dati definitivi dell’Istat relativi al 2023. In Italia si è passati dalle oltre 420mila nascite del 2019 alle quasi 380mila del 2023, con un calo del -9,57%. E se le flessioni più marcate (calo più che doppio di quello nazionale) arrivano dalla Sardegna e da Isernia, il Piemonte (-10,35%) e il Novarese (-12,07%) sono sotto la media italiana, con il dato della nostra provincia peggiore della regione. A crescere tra 2019 e 2023 è solo Gorizia (+8,64%).

A rivelarlo sono i contenuti dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini realizzati da openpolis con l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il report dal titolo “In Italia continuano a diminuire le nascite” segnala come prime cause quelle strutturali: “Sono diminuiti i potenziali genitori, perché l’attuale generazione di adulti in età riproduttiva è meno numerosa di quelle precedenti. A questo – vi si legge – si accompagna un minor tasso di fecondità rispetto al passato, che anche in questo caso ha raggiunto il minimo storico”.

Sul primo aspetto si fa notare come i nati negli anni ’60 erano circa un milione (il cosiddetto “baby boom”, persone oggi uscite dall’età riproduttiva) e sopra 800mila fino alla fine degli anni ’70, per avviare un progressivo calo, interrotto solo tra il 2000 e il 2008 per l’apporto delle donne con cittadinanza straniera.

A questo si aggiunge la fecondità in diminuzione che, nel 2024, è scesa al minimo storico di 1,18 figli per donna residente (era 1,20 nel 2023).

Lo scorso anno (dati Istat provvisori) i nuovi nati in Italia sono stati quasi 370mila, cioè circa 10mila in meno del 2023 (-2,62%). In quest’ultimo confronto annuale il Piemonte sembra aver rallentato l’andamento con 497 nati in meno (in tutto 24.580) cioè il -1,98% e Novara (terza provincia in regione, “perde” solo 21 nati (in tutto 2.208) con un calo del -0,94%. A crescere ci sono 23 province tra cui Asti (+3,41%) con record di Trieste (+5,39%).

Per questo, spiega il rapporto di openpolis, gli sforzi delle politiche pubbliche per facilitare la genitorialità dovranno concentrarsi su questa parte strutturale “attraverso l’attivazione delle tutele e dei servizi per la prima infanzia”, visto che “circa una donna su 5 fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità” e nella Ue l’Italia è tra i paesi con il minor tasso di occupazione tra le madri, anche in ragione di una diffusa carenza degli asili nido e servizi per la prima infanzia.

Il rapporto teme come “il rischio che il calo delle nascite e dei minori residenti in Italia comporti anche una minore percezione dell’importanza dei bambini e delle famiglie nelle politiche pubbliche, nazionali e locali”.

NEL NOVARESE

Dunque la diminuzione della natalità in Provincia di Novara mostra nel quinquennio a cavallo della pandemia un calo più accentuato che nel resto del Piemonte e in Italia: nel 2019  ci sono stati 2.535 nuovi nati, nel 2023 sono stati 2.229, cioè 306 in meno per un calo del -12,07%.

Sul territorio provinciale l’area maggiormente colpita dal fenomeno è quella dei comuni a nord di Novara (da Caltignaga a Oleggio, da Cavaglio a Divignano) con un calo del – 22,5% (da 307 a 238 nuovi nati) seguita dall’area del Cusio nella nostra provincia (da Pettenasco a Invorio) con un calo del -19,2% (da 141 a 114 nati). I dati meno problematici vengono dalla Valsesia meridionale (da Fara Novarese a Grignasco) con una diminuzione contenuta del – 3% e dalla Bassa/Ovest Ticino (con Trecate e Galliate e i centri attorno) in calo del -3,9%.

Novara è in posizione mediana (pur sotto la media provinciale) con un calo da 822 a 712 nuovi nati, pari al -13,4%.

Tra gli altri comuni sopra i 5mila abitanti si va da oltre il -26% di Oleggio e Bellinzago, ai valori positivi di Cerano (+6,4%), Borgomanero (+3,7%), Cameri (+3,1%) e Arona (+2,9%).

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Sempre meno nascite, Novara tra le peggiori in Italia

Nuovi nati in continua diminuzione: tra 2019 e 2023 in provincia calo del -12,1% contro il -9,6% italiano. Bellinzago e Oleggio i comuni peggiori, a Cerano e Borgomanero valori positivi

I nuovi nati sono in continua diminuzione e Novara è tra le province italiane dove il dato è più preoccupante, soprattutto confrontando l’ultimo anno prima del Covid e gli ultimi dati definitivi dell’Istat relativi al 2023. In Italia si è passati dalle oltre 420mila nascite del 2019 alle quasi 380mila del 2023, con un calo del -9,57%. E se le flessioni più marcate (calo più che doppio di quello nazionale) arrivano dalla Sardegna e da Isernia, il Piemonte (-10,35%) e il Novarese (-12,07%) sono sotto la media italiana, con il dato della nostra provincia peggiore della regione. A crescere tra 2019 e 2023 è solo Gorizia (+8,64%).

A rivelarlo sono i contenuti dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini realizzati da openpolis con l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il report dal titolo “In Italia continuano a diminuire le nascite” segnala come prime cause quelle strutturali: “Sono diminuiti i potenziali genitori, perché l’attuale generazione di adulti in età riproduttiva è meno numerosa di quelle precedenti. A questo – vi si legge – si accompagna un minor tasso di fecondità rispetto al passato, che anche in questo caso ha raggiunto il minimo storico”.

Sul primo aspetto si fa notare come i nati negli anni ’60 erano circa un milione (il cosiddetto “baby boom”, persone oggi uscite dall’età riproduttiva) e sopra 800mila fino alla fine degli anni ’70, per avviare un progressivo calo, interrotto solo tra il 2000 e il 2008 per l’apporto delle donne con cittadinanza straniera.

A questo si aggiunge la fecondità in diminuzione che, nel 2024, è scesa al minimo storico di 1,18 figli per donna residente (era 1,20 nel 2023).

Lo scorso anno (dati Istat provvisori) i nuovi nati in Italia sono stati quasi 370mila, cioè circa 10mila in meno del 2023 (-2,62%). In quest’ultimo confronto annuale il Piemonte sembra aver rallentato l’andamento con 497 nati in meno (in tutto 24.580) cioè il -1,98% e Novara (terza provincia in regione, “perde” solo 21 nati (in tutto 2.208) con un calo del -0,94%. A crescere ci sono 23 province tra cui Asti (+3,41%) con record di Trieste (+5,39%).

Per questo, spiega il rapporto di openpolis, gli sforzi delle politiche pubbliche per facilitare la genitorialità dovranno concentrarsi su questa parte strutturale “attraverso l’attivazione delle tutele e dei servizi per la prima infanzia”, visto che “circa una donna su 5 fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità” e nella Ue l’Italia è tra i paesi con il minor tasso di occupazione tra le madri, anche in ragione di una diffusa carenza degli asili nido e servizi per la prima infanzia.

Il rapporto teme come “il rischio che il calo delle nascite e dei minori residenti in Italia comporti anche una minore percezione dell’importanza dei bambini e delle famiglie nelle politiche pubbliche, nazionali e locali”.

NEL NOVARESE

Dunque la diminuzione della natalità in Provincia di Novara mostra nel quinquennio a cavallo della pandemia un calo più accentuato che nel resto del Piemonte e in Italia: nel 2019  ci sono stati 2.535 nuovi nati, nel 2023 sono stati 2.229, cioè 306 in meno per un calo del -12,07%.

Sul territorio provinciale l’area maggiormente colpita dal fenomeno è quella dei comuni a nord di Novara (da Caltignaga a Oleggio, da Cavaglio a Divignano) con un calo del – 22,5% (da 307 a 238 nuovi nati) seguita dall’area del Cusio nella nostra provincia (da Pettenasco a Invorio) con un calo del -19,2% (da 141 a 114 nati). I dati meno problematici vengono dalla Valsesia meridionale (da Fara Novarese a Grignasco) con una diminuzione contenuta del – 3% e dalla Bassa/Ovest Ticino (con Trecate e Galliate e i centri attorno) in calo del -3,9%.

Novara è in posizione mediana (pur sotto la media provinciale) con un calo da 822 a 712 nuovi nati, pari al -13,4%.

Tra gli altri comuni sopra i 5mila abitanti si va da oltre il -26% di Oleggio e Bellinzago, ai valori positivi di Cerano (+6,4%), Borgomanero (+3,7%), Cameri (+3,1%) e Arona (+2,9%).

© 2025 La Voce di Novara
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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.