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A scuola il 10 gennaio ma «molta incertezza, chissà quanti bambini e insegnanti saranno in aula»

Parla Roberta Barbieri, presidente del Comitato Genitori Don Milani-Collodi di Trecate: «Rimanere a casa è un colpo psicologico»

«Ho parlato con alcuni genitori per raccogliere qualche parere e il pensiero condiviso è un po’ quello dell’incertezza, siamo in attesa di sapere che cosa succederà e speriamo di saperlo quanto prima. I numeri parlano di aumento, ci sono tante persone e famiglie in quarantena e isolamento, il primo dubbio è sapere in quanti eventualmente saranno nelle rispettive classi lunedì 10 fra alunni e insegnanti».

E’ Roberta Barbieri, la presidente del Comitato Genitori Don Milani-Collodi di Trecate a fare un po’ il punto della situazione in merito alle scuole: con i numeri in aumento era stata ventilata la possibilità, che sembra stia sbiadendo sempre più, di didattica a distanza per qualche giorno.

«Non mandare i bambini a scuola è difficile, soprattutto hanno dimostrato di saper rispettare benissimo le regole, la scuola e le insegnanti si impegnano affinché tutti i protocolli siano rispettati al meglio ed è così, fra mascherina, ingressi e uscite scaglionati e divisi, turni distinti per la mensa. La scuola è un luogo sicuro per i bambini e rimanere a casa potrebbe essere un altro colpo psicologico, tanto più che alle elementari non possono rimanere a casa da soli, – continua – dall’altro lato se la chiusura fosse breve e stabilita come accaduto a Pasqua dello scorso anno potrebbe essere un’altra idea, ma servono certezze affinché tutti possano organizzarsi»

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Elena Mittino

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