Sant’Agabio chiede attenzione: 1.500 firme per chiedere più sicurezza e cura del quartiere

In commissione consiliare la portavoce della petizione Chiara Valmachino: «Servono piccole azioni ma urgenti». Dal Comune: «Già avviati interventi su ambiente, sicurezza e viabilità»

Una petizione nata su Change.org e tra le vie del quartiere ha raccolto oltre 1.500 firme per chiedere «maggiore attenzione al Comune» verso Sant’Agabio, un rione «oggetto di episodi di criminalità, traffico e cantieri». A guidare l’iniziativa è Chiara Valmachino, portavoce del gruppo di cittadini, ascoltata oggi in commissione consiliare insieme a Vincenzo Caliò e Angelo Poli (in foto).

«Sant’Agabio è una comunità di persone che si sentono ai margini della città – ha detto Valmachino –. La petizione è stata firmata non solo da residenti, ma anche da chi qui lavora: segno che il disagio è diffuso».

I promotori hanno chiesto «piccole azioni necessarie e urgenti» come la cura degli spazi verdi e la riapertura del parchetto di via Della Riotta, chiuso da anni. «Serve una pulizia più accurata delle strade secondarie e un intervento sistematico contro l’abbandono dei rifiuti, che è un problema enorme» ha aggiunto.

Alla riunione erano presenti tre assessori dell’amministrazione comunale. Per l’ambiente, Elisabetta Franzoni ha riconosciuto che «non si possono negare i problemi che i cittadini evidenziano», ma ha ricordato gli interventi già realizzati grazie alla collaborazione con Assa e le iniziative avviate con le associazioni del quartiere e con don Massimo Volpati, parroco della comunità. «Abbiamo chiesto un preventivo per sistemare il verde e posare nuovi giochi nel parchetto di via Della Riotta – ha annunciato –: c’è la possibilità di investire fondi per la riqualificazione dell’area».

Sul fronte sicurezza, Luca Piantanida ha ricordato gli incontri avviati da oltre un anno con le comunità marocchina, pakistana e del Bangladesh «per favorire il dialogo e la collaborazione». «Presidiamo parchi e strade – ha detto –. Il microspaccio c’è, ma stiamo intervenendo sia con la repressione che con la prevenzione».

Infine Rocco Zoccali, assessore ai Lavori pubblici, ha evidenziato che «il Comune sta investendo tra i 35 e i 40 milioni sul quartiere, un’area su cui era necessario un intervento massiccio». Tra le opere citate: il cavalcavia, via Fauser, l’ex mercato di Ipazia e la nuova pista ciclabile.

Anche Vincenzo Altieri, direttore di Assa, ha presentato i numeri sulla raccolta differenziata e sulla pulizia delle strade, sottolineando le attività in corso per mantenere il decoro urbano.

Per i consiglieri di minoranza, invece, l’amministrazione «si è limitata a fare la lista della spesa delle cose già fatte che evidentemente non bastano». La consigliera Sara Paladini (Pd) ha sottolineato: «Sant’Agabio rappresenta un caso straordinario perché ha la stazione ferroviaria, l’industria, l’università, il palazzetto più grande di Novara, campi sportivi: potrebbe essere da sola una città. Sono tanti i soggetti che ne beneficiano ma quasi nessuno restituisce qualcosa. L’idea che anche l’università fosse volano di innovazione attraverso gli studenti non si è concretizzata. Lo sforzo non è capire ogni quanti giorni si svuotano i cestini. I cittadini si meritano qualcosa di più, la politica deve fare altro».

Per Mario Iacopino, capogruppo del Movimento 5 Stelle, «serve riportare la presenza dello Stato sul territorio, partendo dalla figura del vigile o del carabiniere di quartiere, proprio da Sant’Agabio».

La seduta si è conclusa con l’impegno a convocare una nuova commissione, dedicata a raccogliere idee concrete e proposte operative per migliorare la qualità della vita nel quartiere.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Sant’Agabio chiede attenzione: 1.500 firme per chiedere più sicurezza e cura del quartiere

In commissione consiliare la portavoce della petizione Chiara Valmachino: «Servono piccole azioni ma urgenti». Dal Comune: «Già avviati interventi su ambiente, sicurezza e viabilità»

Una petizione nata su Change.org e tra le vie del quartiere ha raccolto oltre 1.500 firme per chiedere «maggiore attenzione al Comune» verso Sant’Agabio, un rione «oggetto di episodi di criminalità, traffico e cantieri». A guidare l’iniziativa è Chiara Valmachino, portavoce del gruppo di cittadini, ascoltata oggi in commissione consiliare insieme a Vincenzo Caliò e Angelo Poli (in foto).

«Sant’Agabio è una comunità di persone che si sentono ai margini della città – ha detto Valmachino –. La petizione è stata firmata non solo da residenti, ma anche da chi qui lavora: segno che il disagio è diffuso».

I promotori hanno chiesto «piccole azioni necessarie e urgenti» come la cura degli spazi verdi e la riapertura del parchetto di via Della Riotta, chiuso da anni. «Serve una pulizia più accurata delle strade secondarie e un intervento sistematico contro l’abbandono dei rifiuti, che è un problema enorme» ha aggiunto.

Alla riunione erano presenti tre assessori dell’amministrazione comunale. Per l’ambiente, Elisabetta Franzoni ha riconosciuto che «non si possono negare i problemi che i cittadini evidenziano», ma ha ricordato gli interventi già realizzati grazie alla collaborazione con Assa e le iniziative avviate con le associazioni del quartiere e con don Massimo Volpati, parroco della comunità. «Abbiamo chiesto un preventivo per sistemare il verde e posare nuovi giochi nel parchetto di via Della Riotta – ha annunciato –: c’è la possibilità di investire fondi per la riqualificazione dell’area».

Sul fronte sicurezza, Luca Piantanida ha ricordato gli incontri avviati da oltre un anno con le comunità marocchina, pakistana e del Bangladesh «per favorire il dialogo e la collaborazione». «Presidiamo parchi e strade – ha detto –. Il microspaccio c’è, ma stiamo intervenendo sia con la repressione che con la prevenzione».

Infine Rocco Zoccali, assessore ai Lavori pubblici, ha evidenziato che «il Comune sta investendo tra i 35 e i 40 milioni sul quartiere, un’area su cui era necessario un intervento massiccio». Tra le opere citate: il cavalcavia, via Fauser, l’ex mercato di Ipazia e la nuova pista ciclabile.

Anche Vincenzo Altieri, direttore di Assa, ha presentato i numeri sulla raccolta differenziata e sulla pulizia delle strade, sottolineando le attività in corso per mantenere il decoro urbano.

Per i consiglieri di minoranza, invece, l’amministrazione «si è limitata a fare la lista della spesa delle cose già fatte che evidentemente non bastano». La consigliera Sara Paladini (Pd) ha sottolineato: «Sant’Agabio rappresenta un caso straordinario perché ha la stazione ferroviaria, l’industria, l’università, il palazzetto più grande di Novara, campi sportivi: potrebbe essere da sola una città. Sono tanti i soggetti che ne beneficiano ma quasi nessuno restituisce qualcosa. L’idea che anche l’università fosse volano di innovazione attraverso gli studenti non si è concretizzata. Lo sforzo non è capire ogni quanti giorni si svuotano i cestini. I cittadini si meritano qualcosa di più, la politica deve fare altro».

Per Mario Iacopino, capogruppo del Movimento 5 Stelle, «serve riportare la presenza dello Stato sul territorio, partendo dalla figura del vigile o del carabiniere di quartiere, proprio da Sant’Agabio».

La seduta si è conclusa con l’impegno a convocare una nuova commissione, dedicata a raccogliere idee concrete e proposte operative per migliorare la qualità della vita nel quartiere.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore