C’è forte preoccupazione del settore risicolo novarese per l’emergenza coronavirus. E lo stanno ribadendo in questi giorni le varie organizzazioni di categoria. Uno dei problemi segnalato dagli addetti è, infatti, legato al rispetto temporale delle operazioni di coltivazione per dare avvio alla nuova annata. «Fondamentale – spiega la presidente di Confagricoltura Novara e Vco Paola Battioli – si sta rivelando l’approvvigionamento di concimi, fertilizzanti, sementi, prodotti fitosanitari».
Diverse aziende si sono attrezzate, confidando in un miglioramento della situazione con l’avvicinarsi dei mesi estivi, anche se al momento un’altra problematica registrata è quella legata a «un rallentamento del ritiro del risone destinato all’export». La preoccupazione maggiore, insomma, sarebbe quindi legata a un possibile ritardo delle consegne qualora non si riuscisse a superare l’attuale situazione legata al blocco delle consegne.
Un’analisi condivisa anche da Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – Vco: «In questo momento stiamo raccogliendo le istanze e le criticità che ci pervengono dal territorio e le segnalazioni sui tentativi di speculazione – dice – ci auguriamo che tutti rispettino il lavoro degli agricoltori, che non si sta fermando per assicurare gli approvvigionamenti, e che prediligono i prodotti locali anche sugli scaffali dei supermercati, dal latte ai formaggi sino all’ortofrutta, ricordando sempre che dietro a un prodotto ci sono gli sforzi delle persone che hanno dedicato la loro vita alla terra.