Chi ha perso i capelli a causa della chemioterapia o vive con un impianto cocleare rischia di non ricevere più il sostegno economico della Regione Piemonte. Il contributo destinato ai cittadini con ISEE inferiore a 38.000 euro per l’acquisto di parrucche oncologiche e batterie ricaricabili per impianti cocleari è ancora bloccato. La determina che doveva rinnovare il finanziamento non è mai stata firmata.
A lanciare l’allarme è l’Associazione portatori di impianto cocleare (APIC), che denuncia come nel 2024 ci siano stati gravi ritardi nel rifinanziamento di questi fondi extra-LEA, cioè prestazioni non comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza ma garantite finora dalla Regione.
Nel 2023, solo per gli impianti cocleari, 67 persone avevano potuto accedere al contributo, evitando di dover sostenere spese fino a 6.000 euro. «Nel 2024 tutto è fermo – spiega Davide Bechis, segretario APIC – e pazienti già vulnerabili sono stati lasciati senza un supporto fondamentale per la loro autonomia».
La questione è arrivata in Consiglio regionale grazie al consigliere del Partito Democratico Domenico Rossi, che ha interrogato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.
«Ho voluto interrogare l’assessore per conoscere tempistiche e modalità di rifinanziamento del fondo – ha dichiarato Rossi – ma la risposta che ho ricevuto è l’ennesimo elenco delle buone intenzioni che non risponde ai reali problemi dei piemontesi, soprattutto quelli più fragili». Secondo Rossi «un sistema efficiente e realmente universale si misura in base a quanto riesce a garantire ai cittadini più fragili. Il sistema piemontese è terribilmente indietro su questo tema e a dimostrarlo sono le migliaia di piemontesi che rinunciano alle cure». L’attacco è anche al definanziamento del sistema sanitario pubblico «mentre Riboldi ci dice che sta cercando i fondi, il governo Meloni taglia i trasferimenti alla sanità e il Piemonte rischia di essere tra le regioni più colpite. Il mio augurio è che questi fondi vengano trovati al più presto, siamo a luglio e abbiamo già perso troppo tempo».