“Il fondamento del sequestro preventivo (…) non è da ricercarsi nei profili di illegittimità dell’atto autorizzativo costituito dalla determina n. 1173/17 della Provincia di Novara, quanto piuttosto nelle plurime e ripetute violazioni della medesima da parte della società”.
Così si è espresso, giovedì 7 ottobre, il Tribunale del riesame di Novara in merito alla posizione dell’Ente provinciale nell’inchiesta riguardante la “Ted srl”, società che avrebbe fornito materiali inidonei per le opere di ingegneria civile per la realizzazione dei sottofondi stradali del secondo lotto della variante lungo la Strada provinciale 299 nell’abitato di Briona.
«La sentenza del riesame – ha commentato il presidente della Provincia Federico Binatti – chiarisce, secondo la valutazione della Magistratura, ogni dubbio sulla legittimità degli atti dell’Ente, sgomberando il campo da qualsiasi dubbio sulla nostra posizione. Al momento stiamo attendendo i risultati dei carotaggi svolti dalla Regione Piemonte sul tratto stradale in questione per procedere al più presto con l’inaugurazione. Siamo anche in attesa del risultato del controllo sull’autorizzazione in corso di svolgimento da parte del segretario generale dell’Ente Giacomo Rossi, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 147 del Tuel, che dovrà dirimere ogni possibile dubbio in merito alla legittimità dell’atto sotto il profilo amministrativo».
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