Cronaca

Ponte di Romagnano, Anas assicura il rispetto del cronoprogramma

Nel corso in incontro tenutosi oggi pomeriggio, giovedì 2 settembre, alla presenza del sindaco Carini, del suo collega di Gattinara Baglione e di alcuni cittadini, l'Agenzia delle strade ha garantito la consegna dell'infrastruttura provvisoria per il prossimo mese di ottobre

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Ponte provvisorio di Romagnano, si procede. Nel corso di un “chek” avvenuto oggi pomeriggio, giovedì 2 settembre, alla presenza del sindaco della località novarese Alessandro Carini, del suo collega di Gattinara Daniele Baglione e di alcuni cittadini che negli scorsi mesi avevano messo in campo associazioni spontanee con lo scopo si sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti nel ripristino del collegamento fra le due sponde del Sesia, l’Anas, per bocca dei suoi funzionari, ha assicurato che i tempi saranno rispettati e che il manufatto provvisorio sarà completato e consegnato entro il prossimo mese di ottobre.


Dopo un fisiologico rallentamento dei lavori registrato nello scorso mese (ma il cantiere è rimasto praticamente fermo unicamente nella giornata di Ferragosto, tra l’altro domenicale), l’attività è ripresa quasi a pieno regime e, se non dovessero sorgere contrattempi, la struttura, è stato ribadito ancora una volta, sarà pronta nei tempi previsti: «Nei prossimi giorni – ha confermato il primo cittadino di Romagnano Sesia – saranno posizionati i pali delle sottofondazioni, poi si procederà con l’assemblaggio del ponte vero e proprio».


«A praticamente quasi un anno dal crollo della precedente struttura in seguito all’alluvione – ha aggiunto – siamo forse al passo decisivo per poter mettere a disposizione dei cittadini la possibilità di transitare attraverso le due sponde del Sesia, alleviando non poco i disagi di tanti cittadini e anche delle aziende della zona. Ma non solo. A quanto ci è stato riferito, Anas sta già lavorando per quello che dovrà essere il ponte definitivo. Entro i primi mesi del prossimo anno si dovrebbe partire con tutta la procedura burocratica, tra permessi, appalti e altro ancora, in modo da velocizzare il più possibile i tempi per la costruzione del nuovo manufatto».


Insomma, lungo le due sponde del fiume l’attesa appare sempre più spasmodica, ma mai come adesso si può cominciare ad affermare di incominciare a intravedere la luce in fondo al tunnel…

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