Novara, titolare Caf di pratiche per stranieri accusato di violenza sessuale

La vittima una giovane di 22 anni che dall'uomo ha anche avuto una figlia

«Mi ha ospitata alcuni mesi nel suo ufficio-abitazione e mi ha costretta ad avere rapporti sessuali più volte. Sono anche rimasta incinta». E’ la denuncia choc di una ragazza figlia di madre italiana e padre tunisino che, dopo aver trascorso anni dai parenti in Tunisia, a 22 anni è rientrata a Novara per studiare all’università e si è rivolta a un conoscente per alcune questioni relative alla sua posizione e ai suoi documenti. Lui le ha poi offerto lavoro come segretaria nella sua agenzia di pratiche per immigrati, nel rione di Sant’Agabio, e lei ha accettato andando anche a vivere nell’alloggio dell’uomo.

Da quella convivenza è nata una bimba data alla luce con parto in anonimato. Poi la decisione di lei di rivolgersi alle forze dell’ordine: per quella denuncia, presentata un anno e mezzo fa, ora il titolare di un Caf novarese è a processo con l’accusa di violenza sessuale.

La vittima è stata sentita in incidente probatorio durante le indagini e ha confermato i rapporti non voluti. In tribunale ha invece testimoniato la madre della ragazza, che ha ricevuto alcune confidenze: «Mia figlia non voleva andare a letto con lui. E quando ha scoperto di essere incinta non voleva nemmeno tenere la bambina, perché non sarebbe stata in grado di mantenerla».

Secondo quanto raccontato dalla giovane ai servizi sociali e alla psicologa che l’ha seguita nella fase delicata, avrebbe poi partorito perché era stato l’uomo a imporle di portare a termine la gravidanza. Il titolare del Caf nega gli addebiti e parla di una normale convivenza.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Immagine di Redazione

Redazione

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Novara, titolare Caf di pratiche per stranieri accusato di violenza sessuale

La vittima una giovane di 22 anni che dall’uomo ha anche avuto una figlia

«Mi ha ospitata alcuni mesi nel suo ufficio-abitazione e mi ha costretta ad avere rapporti sessuali più volte. Sono anche rimasta incinta». E’ la denuncia choc di una ragazza figlia di madre italiana e padre tunisino che, dopo aver trascorso anni dai parenti in Tunisia, a 22 anni è rientrata a Novara per studiare all’università e si è rivolta a un conoscente per alcune questioni relative alla sua posizione e ai suoi documenti. Lui le ha poi offerto lavoro come segretaria nella sua agenzia di pratiche per immigrati, nel rione di Sant’Agabio, e lei ha accettato andando anche a vivere nell’alloggio dell’uomo.

Da quella convivenza è nata una bimba data alla luce con parto in anonimato. Poi la decisione di lei di rivolgersi alle forze dell’ordine: per quella denuncia, presentata un anno e mezzo fa, ora il titolare di un Caf novarese è a processo con l’accusa di violenza sessuale.

La vittima è stata sentita in incidente probatorio durante le indagini e ha confermato i rapporti non voluti. In tribunale ha invece testimoniato la madre della ragazza, che ha ricevuto alcune confidenze: «Mia figlia non voleva andare a letto con lui. E quando ha scoperto di essere incinta non voleva nemmeno tenere la bambina, perché non sarebbe stata in grado di mantenerla».

Secondo quanto raccontato dalla giovane ai servizi sociali e alla psicologa che l’ha seguita nella fase delicata, avrebbe poi partorito perché era stato l’uomo a imporle di portare a termine la gravidanza. Il titolare del Caf nega gli addebiti e parla di una normale convivenza.

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata