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Lotta ai mozziconi, la città inverte la tendenza. Novara Green: «Al lavoro per sensibilizzare»

Un problema d'inquinamento che, nonostante un'inversione di tendenza in positivo, caratterizza le nostre strade

Buttati in strada, nei tombini, nei giardini o ai bordi dei cestini per l’immondizia. I mozziconi di sigaretta che finiscono nell’ambiente sono tra i rifiuti più pericolosi. È stato stimato che ogni anno in Italia ne vengono raccolti dispersi circa 14 miliardi.

A Novara la situazione sembra essere leggermente in controtendenza anche grazie al lavoro svolto da Novara Green, associazione cittadina che si occupa di tematiche ambientali, e che periodicamente organizza raccolte con i suoi volontari.

«Non possiamo avere dati quantitativi certi, ma abbiamo delle impressioni e, rispetto a qualche anno fa, la situazione a Novara è leggermente migliorata – spiega il presidente di Novara Green, Fabrizio Cerri -. Questo grazie alle opere di sensibilizzazione che abbiamo fatto in centro, con commercianti e cittadini che, incuriositi da noi volontari con le pettorine verdi chini a raccogliere mozziconi, hanno potuto riflettere sul problema. Infatti, se in passato trovavamo poche sigarette spente sui posacenere dei bidoni, oggi questi sono quasi sempre pieni. Questo non vuol dire che siamo in una situazione positiva, c’è ancora tanto da lavorare, in centro come nelle periferie».

Novara Green è da tempo alla ricerca di soluzioni, intraprendendo diverse iniziative che vedono coinvolti anche i più giovani: «In più di un’occasione, abbiamo attivato la raccolta mozziconi con le scuole, per far capire subito ai ragazzi come il comportamento del singolo possa inficiare sulla salute di molti – continua Cerri – In una mattinata abbiamo raccolto più di 20.000 sigarette da terra. Inoltre, abbiamo diffuso per la città adesivi che vedevano raffigurati mozziconi con la scritta “Perché mi butti qui?” con l’obiettivo di far riflettere le persone, iniziativa che rifaremo in futuro. Infine, abbiamo attivato diverse campagne social di sensibilizzazione sul tema».

Iniziati che spesso vengono promosse in collaborazione con altre realtà locali: «Con Assa ci siamo posti insieme il problema ed in futuro vorremmo fare qualche raccolta mozziconi congiunta – prosegue Cerri -. Ci piacerebbe poi coinvolgere startup che stanno nascendo in Italia per il riciclo del rifiuto, ricavando delle sostanze di tipo chimico che possono avere una seconda vita».

Ma come i cittadini possono contribuire a dare un contributo per contrastare questo fenomeno? «Intanto la nostra non è una battaglia nei confronti dei fumatori, ma per la tutela della civiltà – sottolinea il presidente -. Basta comprare su Internet o dal tabaccaio un porta mozziconi che costa pochi euro, è molto igienico e si può svotare di volta in volta nel primo contenitore disponibile. Molti dicono che non ci sono cestini ma non è vero: bisogna comportarsi come a casa propria, riporre la sigaretta nel posacenere e poi nel non recuperabile».

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Fabio Silvestre

Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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