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Il sindaco Canelli tira le orecchie ai medici di base

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Il sindaco Canelli tira le orecchie ai medici di base. Nella diretta Facebook di questa sera, il primo cittadino di Novara ha lanciato un messaggio forte ad alcuni medici di base che non metterebbero in atto le azioni necessarie per seguire in modo adeguato i propri pazienti positivi al coronavirus in isolamento domiciliare: «Ho segnalato alcuni casi all’Asl e ho fatto un risollecito, ma è evidente che ci sia un problema di organizzazione. Ho anche parlato con il sindaco di Arona e insieme pensiamo di dare una mano alle attività sanitarie locali che hanno difficoltà dal punto di vista organizzativo e delle risorse umane. Proprio per questo motivo, è necessario che il lavoro venga fatto anche con il supporto dei medici di base nei confronti di tutte quelle persone che sono a casa con sintomi anche importanti. Noi non possiamo certamente dare assistenza medico sanitaria perchè non ne abbiamo la competenza, possiamo solo mettere le persone in comunicazione con l’Asl; dall’altra parte, però, deve esserci qualcuno che deve dire loro come si devono comportare, che farmaci devono assumere e se è il caso di essere ospedalizzati».

 

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E ha proseguito: «Ci sono tante, troppe persone che sono lasciate sole e non vengono accudite adeguatamente: in un momento come questo in cui sono tutti molto spaventati, è evidente che bisogna fare uno sforzo in più, rimboccarsi le maniche, mettersi a disposizione della comunità e cercare di affrontare con forza e decisione quelli che sono i bisogni dei pazienti che sono a casa e che non stanno bene».

Il sindaco ha concluso dicendo: «Da domani mattina cominciamo a occuparci di questo aspetto in modo serio e strutturato all’interno dei comitati in cui si riuniscono tutte le istituzioni territoriali. Questo discorso, comunque, non va generalizzato: ci sono molti medici di base che fanno il loro lavoro e seguono i propri pazienti dando risposte veloci, ma c’è anche una certa parte che sfugge al proprio dovere».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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