Una giornata di festa, di orgoglio e di gratitudine. Così si è celebrato il Graduation Day dell’Università del Piemonte Orientale , un evento simbolico e profondamente partecipato, dedicato ai laureati che hanno concluso il loro percorso accademico nei tre poli di Novara, Vercelli e Alessandria.
Ad aprire le celebrazioni, le parole calorose del sindaco di Novara, Alessandro Canelli, che ha voluto sottolineare il legame sempre più stretto tra l’università e il territorio: «Benvenuti a tutti voi, che avete studiato nella nostra città di Novara, ma anche agli studenti che provengono da Vercelli e Alessandria. L’università è sempre più un elemento centrale per la crescita di questi territori con cui esiste una relazione biunivoca: noi cerchiamo di creare le migliori condizioni per l’università, ma è anche vero che l’università porta benefici enormi ai territori, portando qui giovani, competenze, futuro».
Il sindaco ha poi ribadito quanto la presenza di un’università sia vitale per una città, capace di alimentare sviluppo e innovazione: «Una città con l’università è una città in cui scorre linfa e le nostre politiche pubbliche sono sempre più orientate a collaborare con il mondo universitario. Voi avete vissuto qui, avete stretto relazioni che vi porterete dietro per tutta la vita».
Accorato e profondo anche l’intervento del rettore Menico Rizzi, che ha voluto mettere al centro della cerimonia gli studenti, veri protagonisti della giornata: «È un momento di festa, ma anche un’occasione per ringraziarvi. Con i vostri diversi bagagli culturali, avete arricchito la nostra comunità e reso questo mondo un posto migliore. Vi conosciamo e sappiamo che, ovunque andrete, continuerete a farlo».
Il rettore ha poi ricordato con orgoglio i risultati concreti dell’ateneo, come testimoniato dai dati AlmaLaurea: «L’87% dei nostri laureati trova lavoro entro un anno dalla laurea, a fronte di una media nazionale del 78%. Inoltre, il 92% di voi si dichiara soddisfatto del percorso svolto. Questo ci dice che il nostro impegno è servito e che abbiamo costruito, insieme, qualcosa di solido». Rizzi ha voluto trasmettere un messaggio di fiducia e responsabilità: «Siete persone culturalmente e interiormente arricchite, siete persone belle. Non puntate solo ai grandi obiettivi: anche le piccole cose, fatte con costanza e determinazione, possono portare a grandi cambiamenti».
Il Graduation Day 2025 si è confermato come molto più di una semplice cerimonia: è stato un momento di comunità, di riconoscimento reciproco tra università e territorio, ma soprattutto un invito aperto al futuro, fondato sulla consapevolezza, la competenza e la bellezza di chi, oggi, è pronto a spiccare il volo.