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Gioco d’azzardo, Rossi: «Bene le iniziative, ma bisogna lavorare anche sulle cause»

Il consigliere regionale del Pd commenta l'iniziativa Asl di sensibilizzazione a un gioco responsabile. E porta alla luce una presa di posizione dell'Agenzia delle Dogane

«Bene che Asl faccia campagma comunicativa, bisognerebbe intensificare anche quella rivolta ai giovani. Il problema, però, è che si lavora molto sugli effetti e poco sulle cause. Se non limitiamo l’offerta di gioco, non risolviamo il problema. La giunta regionale di centro destra ha voluto modificare la nostra legge approvata all’unanimità durante la giunta Chiamparino, liberalizzando di nuovo il gioco d’azzardo: questa è una responsabilità politica che non fa gli interessi della salute pubblica». Il consigliere regionale del Pd Domenico Rossi commenta così la nuova iniziativa della Asl, che attraverso un camper dedicato cerca di sensibilizzare gli avventori di sale slot a un gioco responsabile (leggi qui l’articolo completo)

Il consigliere, inoltre, porta alla luce una vicenda che ha visto protagonsta un esercente del territorio torinese: «L’Agenzia delle Dogane, accettando l’interpretazione avanzata dai legali di un esercente, ritiene che anche i bar possano reinstallare le slot, qualora queste fossero già presenti all’entrata in vigore della precedente norma approvata nel 2016 in base alla quale le macchinette erano state eliminate da tutti gli esercizi vicini ai luoghi sensibili. Un’interpretazione di questo tipo è inaccettabile che apre le porte a un’offerta sempre più pervasiva e dilagante».

«L’esclusione delle macchinette dai bar era una precisa volontà del legislatore, condivisa in consiglio al termine di una lunga battaglia condotta in aula dalle opposizioni – aggiunge Rossi -. Se la dicitura presente in legge crea qualche dubbio interpretativo è necessaria una modifica legislativa che chiarisca la faccenda. Resta anche da approfondire come mai la Regione scriva riportata nelle FAQ di aver condiviso con Agenzia delle Dogane questa interpretazione mentre la stessa Agenzia smentisce che questo sia accaduto».

Rossi, insieme al collega Diego Sarno, sta preparando un’interrogazione che potrebbe già essere discussa durante il consiglio regionale di martedì prossimo.

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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