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Fcn, nasce il Fondo Igor aperto anche al sociale

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«Abbiamo sempre creduto nel valore sociale ed etico dell’impresa e nel suo fortissimo legame con il territorio, ma ora vogliamo farlo in modo più strutturato e con la necessità di maggiore efficientamento. E abbiamo verificato che è fondamentale lo strumento della fondazione». Così Fabio Leonardi, amministratore delegato di Igor srl, è intervenuto questa mattina presso la sede della Fondazione Comunità del Novarese per presentare il nuovo Fondo erogativo “Igor Gorgonzola” e sottoscrivere il relativo accordo con il presidente di Fcn, Cesare Ponti.

«Siamo grati alla famiglia Leonardi – ha detto Ponti – per aver scelto di costituire un Fondo presso la nostra Fondazione. È un evento importante perchè rappresenta un esempio significativo e anche perché dice che c’è fiducia in Fcn e nella sua capacità di intervenire sui bisogni del territorio, di diffondere la cultura del dono e nel trovare conferma che questa è molto forte nel Novarese. Fcn si conferma infatti la più patrimonializzata tra le Fondazioni di Comunità fatte nascere da Cariplo e tra le prime quattro per distribuzione di erogazioni». Ponti non ha sottaciuto «l’emozione per il rapporto che ci lega da anni al nostro presidente emerito, il sen. Leonardi, che è qui anche perché parte della famiglia».

Ezio Leonardi, che è zio di Fabio, è intervenuto per affermare subito: «Oggi colmiamo un vuoto che cera, dopo aver fatto assieme tante cose. Fabio ha interpretato il ruolo di azienda che non è limitato all’attività ma si esprime nel sociale». E ha aggiunto: «Ho sempre insistito perché si arrivasse a costituire un fondo che dia un ulteriore segnale che questa azienda non è vicina solo al volley e allo sport, ma ha una sensibilità molto marcata a dare risposte concrete alle varie necessità del territorio, con interventi conosciuti ed altri che non lo sono. Ora mi sento realizzato, soddisfatto e onorato e guardo con ammirazione e gratitudine a questa azienda che conquista una nuova medaglia!».

L’ad di Igor ha quindi spiegato le motivazioni della scelta: «Cerchiamo di fare, anche coinvolgendo molti imprenditori amici, per le persone bisognose in questi tempi di crisi. Noi siamo parte di questo territorio in cui vivono i nostri collaboratori, molti nostri clienti e la gran parte dei nostri fornitori. Soprattutto interveniamo verso le società sportive perché coinvolgono i ragazzi, sono scuole di vita che comunicano impegno, serietà, etica, rispetto. Noi riceviamo molte richieste ed eroghiamo contributi senza criteri di scelta, di competenza ed anche di rendicontazione. Ma crediamo necessario capire come vengono utilizzati. Ecco la costituzione del Fondo erogativo, una cosa nuova per noi, che speriamo sia apprezzato dalle varie associazioni. Tramite la Fondazione si può fare tanto, saremo ancora più presenti di prima e, come con il volley, coinvolgeremo molti imprenditori che tengono a questo territorio, danno occupazione a migliaia di persone e sono interessati a questa prospettiva».

Il Fondo “Igor Gorgonzola” ha una dotazione iniziale di 20mila euro e potrà ricevere donazioni e lasciti disposti da privati cittadini, enti e imprese che ne condividano le finalità (utilizzando per i versamenti uno dei conti correnti della Fondazione e indicando nella causale il nome del fondo).

«Si tratta di un fondo erogativo – ha infine sottolineato Ponti – che è una soluzione efficace, economica e trasparente per gestire risorse da destinare al benessere della comunità». Le risorse non saranno capitalizzate ma interamente disponibili a finanziare progetti che ne rispettino le finalità. Il Fondo promuove iniziative di natura socioassistenziale nei servizi e cura alla persona, attività di ricerca e studio nel campo della medicina, attività volte al contrasto del malessere giovanile, iniziative di integrazione per minori e adulti in situazioni di disagio, sostegno alle persone con disabilità, valorizzado soprattutto lo sport solidale. Il Fondo è anche disponibile a progetti di recupero e valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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