Dialoghi in codice come liste della spesa: così è stato incastrato il “capo dello spaccio nei boschi

Condannato a 6 anni e 7 messi oltre a 83 mila euro di multa

I consumatori lo conoscevano semplicemente con il soprannome italiano «Aldo». Era a capo di uno dei primi gruppi di spacciatori nordafricani già attivo in Lombardia che ormai una decina di anni fa era sbarcato nei boschi novaresi per conquistare fette di territorio. Lui stesso era venuto ad abitare nelle colline di Boca e da lì, secondo quanto monitorato i carabinieri, vendeva droga in città e paesi vicini quali Borgomanero, Cavaglio, Fontaneto, Ghemme, Veruno, soprattutto nelle zone più isolate, lontano da occhi indiscreti.

Una lunga serie di cessioni per le quali C.E., 37 anni, deve scontare ora una condanna definitiva a 6 anni, 7 mesi e 15 giorni di reclusione e 83 mila euro di multa. Da alcuni episodi è stato assolto. Per la difesa non c’era alcuna prova che dietro al numero di telefono contattato potesse starci il loro assistito, e soprattutto che quello indicato dai clienti come «Aldo» fosse realmente l’imputato, visto che molti dei testimoni ascoltati in tribunale non lo avevano riconosciuto, e avevano anche sottolineato come gli spacciatori si assomigliassero un po’ tutti.

In base a quanto ricostruito dall’accusa, sulla base delle indagini compiute dai carabinieri, bastava una telefonata e poi veniva organizzato un incontro per la consegna di droga. E secondo quanto emerso nelle intercettazioni e nei pedinamenti nell’operazione detta in codice «Clean Wood» (bosco pulito), C.E. guidava uno dei due gruppi che si erano sistemati in zona, spesso in lotta fra loro per diatribe interne. I coimputati sono già stati condannati in abbreviato.

Nei contatti telefonici si faceva riferimento alla «brutta, scura o caffè» per indicare l’eroina, alla «bella, latte o chiara» per la cocaina, e alla «nera o “chiff”» per l’hashish. I dialoghi sembravano liste della spesa: «Cosa devo prepararti?», chiedeva lo spacciatore. «Mezza di scura, un altro mezzo di scura e poi ancora due di scura», rispondeva l’altro che probabilmente faceva ordini per più persone. «Ti mando il ragazzo», chiudeva la conversazione. Poi altri accordi per le indicazioni stradali e il luogo dell’incontro, in genere in aree appartate e boschive. Il venditore usciva dalla boscaglia per pochi istanti e consegnava la droga al cliente.

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata