Consumo di suolo, occasione per Novara: 12 milioni dalla Regione ai Comuni per rigenerare

Le risorse fanno parte del Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo 2023-2027. Gli interventi del consigliere regionale Rossi e del presidente di Novara Green Cerri

La Regione Piemonte mette sul piatto oltre 12 milioni di euro a disposizione dei Comuni per finanziare progetti che contrastino il consumo di suolo. Una misura che tocca da vicino il novarese – e soprattutto Novara – territorio dove la logistica ha già inciso in maniera massiccia: 21 poli (attivi, in costruzione o in approvazione) e più di 4,7 milioni di metri quadrati di superficie occupata da capannoni e infrastrutture.

L’iniziativa rientra nel Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo 2023-2027, istituito dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’obiettivo è chiaro: raggiungere entro il 2050 il traguardo europeo del “consumo di suolo zero”, un traguardo ambizioso ma ritenuto imprescindibile.

Secondo i dati della Regione, tra il 2022 e il 2023 il Piemonte ha perso altri 533 ettari netti di suolo, portando a 170.769 il totale di ettari coperti da superfici artificiali: il 6,72% dell’intera area regionale. Numeri che significano meno biodiversità, più rischio idrogeologico, più criticità climatiche. Il bando invita Comuni e Province a proporre progetti di de-impermeabilizzazione di aree pubbliche, trasformandole in spazi verdi non edificabili: parchi, giardini, zone fruibili dai cittadini. Interventi pensati per migliorare il microclima urbano, ridurre le isole di calore, favorire l’infiltrazione delle acque piovane, aumentare la biodiversità e rafforzare la sicurezza idraulica.

«Ogni volta che abbiamo la possibilità di reperire risorse economiche per salvaguardare il territorio lo facciamo – ha dichiarato il presidente della Regione, Alberto Cirio –. Crediamo in un equilibrio tra la qualità della vita delle comunità e la necessità di proteggere l’ambiente. Con questo intervento dimostriamo che sviluppo e sostenibilità possono camminare insieme».

Sulla stessa linea l’assessore all’Urbanistica Marco Gallo: «Arrestare il consumo di suolo e ripristinare gli equilibri naturali nelle città non è solo un obiettivo ambientale, ma una strategia per migliorare la qualità della vita e aumentare la resilienza del Piemonte».

Anche l’assessore alle Opere pubbliche e alla Difesa del suolo Marco Gabusi sottolinea il legame con la sicurezza del territorio: «Questo bando è un tassello importante per ridurre il rischio idrogeologico, un impegno che rinnoviamo quotidianamente con gli enti locali».

Il tema del consumo di suolo resta però terreno di confronto politico. Ad aprile, infatti, il consiglio regionale aveva bocciato la proposta di legge del consigliere novarese Domenico Rossi (Pd) che nell’autunno dello scorso anno aveva depositato una proposta di legge per la regolamentazione dei poli logistici. «Il bando in sé è una buona notizia, mi auguro che la Regione utilizzi tutti i fondi messi a disposizione dal Ministero – afferma Rossi -. In Piemonte, però, siamo lontani dagli obiettivi europei sul consumo di suolo. Il pragmatismo a cui fanno riferimento gli assessori è insufficiente oramai da decenni: di fronte alla crisi climatica che stiamo vivendo e ai dati piemontesi sul consumo di suolo, con la logistica che sta divorando il territorio regionale, serve un approccio completamente diverso da quello scelto dalla giunta Cirio, come invece ha fatto la Lombardia».

Più di recente, nel mese di luglio, anche Novara Green aveva riportato il tema al centro del dibattito. Il presidente Fabrizio Cerri ora rilancia: «L’iniziativa della Regione è una risposta interessante alle sfide ambientali delle nostre città. Novara può e deve approfittare di questo bando per avviare interventi in aree degradate, trasformandole in parchi, giardini e altre aree verdi fruibili. Tali progetti, oltre a restituire spazi alla natura, portano con sé una serie di benefici diretti per i residenti in particolare la presenza di alberi e vegetazione aiuta a ridurre le temperature estive, mitigando l’effetto delle isole di calore urbane. Novara ha bisogno di spazi verdi a fronte di un consumo di suolo negli ultimi 5 anni da record. La realizzazione di spazi verdi non è solo una questione di estetica, ma un investimento nella salute e nel benessere dei cittadini. È dimostrato che la vicinanza a parchi e aree verdi riduce lo stress, migliora la salute fisica e mentale e promuove l’interazione sociale. Novara deve mirare strategicamente ad essere un esempio virtuoso di città che investe nella rigenerazione urbana sostenibile, dimostrando che la qualità della vita, lo sviluppo e la tutela dell’ambiente possono procedere di pari passo. Auspichiamo che l’amministrazione comunale di Novara colga tempestivamente questa sfida, presentando progetti di qualità entro la scadenza (sfidante) del 13 novembre».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Immagine di Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Consumo di suolo, occasione per Novara: 12 milioni dalla Regione ai Comuni per rigenerare

Le risorse fanno parte del Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo 2023-2027. Gli interventi del consigliere regionale Rossi e del presidente di Novara Green Cerri

La Regione Piemonte mette sul piatto oltre 12 milioni di euro a disposizione dei Comuni per finanziare progetti che contrastino il consumo di suolo. Una misura che tocca da vicino il novarese – e soprattutto Novara – territorio dove la logistica ha già inciso in maniera massiccia: 21 poli (attivi, in costruzione o in approvazione) e più di 4,7 milioni di metri quadrati di superficie occupata da capannoni e infrastrutture.

L’iniziativa rientra nel Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo 2023-2027, istituito dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’obiettivo è chiaro: raggiungere entro il 2050 il traguardo europeo del “consumo di suolo zero”, un traguardo ambizioso ma ritenuto imprescindibile.

Secondo i dati della Regione, tra il 2022 e il 2023 il Piemonte ha perso altri 533 ettari netti di suolo, portando a 170.769 il totale di ettari coperti da superfici artificiali: il 6,72% dell’intera area regionale. Numeri che significano meno biodiversità, più rischio idrogeologico, più criticità climatiche. Il bando invita Comuni e Province a proporre progetti di de-impermeabilizzazione di aree pubbliche, trasformandole in spazi verdi non edificabili: parchi, giardini, zone fruibili dai cittadini. Interventi pensati per migliorare il microclima urbano, ridurre le isole di calore, favorire l’infiltrazione delle acque piovane, aumentare la biodiversità e rafforzare la sicurezza idraulica.

«Ogni volta che abbiamo la possibilità di reperire risorse economiche per salvaguardare il territorio lo facciamo – ha dichiarato il presidente della Regione, Alberto Cirio –. Crediamo in un equilibrio tra la qualità della vita delle comunità e la necessità di proteggere l’ambiente. Con questo intervento dimostriamo che sviluppo e sostenibilità possono camminare insieme».

Sulla stessa linea l’assessore all’Urbanistica Marco Gallo: «Arrestare il consumo di suolo e ripristinare gli equilibri naturali nelle città non è solo un obiettivo ambientale, ma una strategia per migliorare la qualità della vita e aumentare la resilienza del Piemonte».

Anche l’assessore alle Opere pubbliche e alla Difesa del suolo Marco Gabusi sottolinea il legame con la sicurezza del territorio: «Questo bando è un tassello importante per ridurre il rischio idrogeologico, un impegno che rinnoviamo quotidianamente con gli enti locali».

Il tema del consumo di suolo resta però terreno di confronto politico. Ad aprile, infatti, il consiglio regionale aveva bocciato la proposta di legge del consigliere novarese Domenico Rossi (Pd) che nell’autunno dello scorso anno aveva depositato una proposta di legge per la regolamentazione dei poli logistici. «Il bando in sé è una buona notizia, mi auguro che la Regione utilizzi tutti i fondi messi a disposizione dal Ministero – afferma Rossi -. In Piemonte, però, siamo lontani dagli obiettivi europei sul consumo di suolo. Il pragmatismo a cui fanno riferimento gli assessori è insufficiente oramai da decenni: di fronte alla crisi climatica che stiamo vivendo e ai dati piemontesi sul consumo di suolo, con la logistica che sta divorando il territorio regionale, serve un approccio completamente diverso da quello scelto dalla giunta Cirio, come invece ha fatto la Lombardia».

Più di recente, nel mese di luglio, anche Novara Green aveva riportato il tema al centro del dibattito. Il presidente Fabrizio Cerri ora rilancia: «L’iniziativa della Regione è una risposta interessante alle sfide ambientali delle nostre città. Novara può e deve approfittare di questo bando per avviare interventi in aree degradate, trasformandole in parchi, giardini e altre aree verdi fruibili. Tali progetti, oltre a restituire spazi alla natura, portano con sé una serie di benefici diretti per i residenti in particolare la presenza di alberi e vegetazione aiuta a ridurre le temperature estive, mitigando l’effetto delle isole di calore urbane. Novara ha bisogno di spazi verdi a fronte di un consumo di suolo negli ultimi 5 anni da record. La realizzazione di spazi verdi non è solo una questione di estetica, ma un investimento nella salute e nel benessere dei cittadini. È dimostrato che la vicinanza a parchi e aree verdi riduce lo stress, migliora la salute fisica e mentale e promuove l’interazione sociale. Novara deve mirare strategicamente ad essere un esempio virtuoso di città che investe nella rigenerazione urbana sostenibile, dimostrando che la qualità della vita, lo sviluppo e la tutela dell’ambiente possono procedere di pari passo. Auspichiamo che l’amministrazione comunale di Novara colga tempestivamente questa sfida, presentando progetti di qualità entro la scadenza (sfidante) del 13 novembre».

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Immagine di Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore