A due anni dalla sua istituzione, la Consulta per la legalità e il contrasto alle mafie e alla corruzione del comune di Novara fa il punto sul proprio operato. A illustrarne il percorso è stata la presidente, la consigliera del Pd Cinzia Spilinga, che nella seduta di consiglio comunale di ieri, 29 maggio, ha sottolineato luci e ombre di un anno di lavori in cui rendere concrete le idee è stata spesso una sfida complessa, anche a causa della bassa partecipazione ai lavori da parte di diversi componenti del consiglio.
Nonostante le difficoltà, due progetti strategici hanno caratterizzato l’azione della Consulta. Il primo è legato alla creazione di una white list per il settore della ristorazione, uno dei settori più esposti al rischio di infiltrazioni illegali. «L’idea è nata dal confronto con David Gentili, ex presidente della commissione Legalità del comune di Milano – ha spiegato Spilinga – in quest’ottica si sono tenuti incontri con gli assessori Maria Cristina Stangalini e Rocco Zoccali, e con la dirigente del settore Commercio, per valutare modalità concrete di coinvolgimento di operatori e cittadini. L’obiettivo è duplice: valorizzare le attività che operano nel pieno rispetto delle regole e offrire al consumatore la garanzia di scegliere esercizi trasparenti. Non vogliamo fare liste di buoni e cattivi, ma creare consapevolezza in un settore che presenta chiaroscuri», ha chiarito la consigliera.
Il secondo progetto riguarda l’ipotesi di realizzare anche a Novara la ricerca “Linea Libera. Estorsione, usura e corruzione. Conoscere per contrastarle”, già condotta da Libera a Torino, Firenze e Napoli. A tal proposito la Consulta ha incontrato Maria José Fava, responsabile nazionale del servizio di supporto alle vittime di usura ed estorsione. L’intento è quello di raccogliere dati e strumenti conoscitivi su fenomeni spesso sommersi, ma presenti anche nel nostro territorio, per supportare politiche locali più efficaci sulla sicurezza, reale e percepita. Nel corso dell’anno la Consulta ha anche approfondito temi come il Pnrr e il Piano triennale anticorruzione, confrontandosi con figure tecniche dell’amministrazione, e si è fatta carico dell’ascolto delle preoccupazioni emerse in ambito scolastico, in particolare sulla vicenda del liceo Casorati e i lavori di bonifica dall’amianto, a seguito della segnalazione di possibili irregolarità nel cantiere.
La presentazione della relazione annuale è stata l’occasione per lanciare un appello alla responsabilità da parte di tutti i componenti: «Serve una riflessione vera sul senso della nostra presenza – ha detto Spilinga – perché la Consulta non deve essere una medaglia, ma uno strumento attivo al servizio della città».