Comune, torna a breve la piattaforma per accedere ai buoni spesa alimentari

Tra pochi giorni, sul sito del Comune di Novara, sarà nuovamente disponibile la piattaforma tramite la quale presentare la propria richiesta per ottenere i buoni, mediante la stessa procedura della primavera scorsa: registrazione al portale (se non si è già registrati), accesso alla sezione “buoni spesa”, compilazione dell’autocertificazione e successivo invio telematico. Ogni richiesta sarà seguita dall’Ufficio Politiche sociali e chi rientrerà nei requisiti previsti riceverà una mail di accettazione dall’Ufficio stesso.

 

«Questa seconda ondata – spiega il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Franco Caressa – ha riproposto in modo piuttosto pesante le difficoltà che stanno attraversando alcuni nuclei familiari della nostra città costretti a chiudere la propria attività, ma non solo. Anche dal primo lockdown, molte realtà hanno purtroppo ereditato importanti problematiche sul piano della liquidità; oggi più che mai, con la seconda ondata e con un sistema economico che, di fatto, ha subito un forte stallo, si stanno avvertendo. E crediamo che andrà avanti così anche per i prossimi mesi. Motivo per cui abbiamo ripreso con l’attività di sostegno alimentare per chi si trovasse in difficoltà da una parte con Caritas che continua ad occuparsi delle famiglie già in carico all’associazione, dall’altra con i buoni spesa per i quali abbiamo stabilito requisiti specifici».

Potranno beneficare dei buoni spesa i lavoratori autonomi momentaneamente non in attività a causa del Covid, i lavoratori dipendenti momentaneamente in difficoltà, i disoccupati per cessazione rapporto di lavoro, l’assenza, all’interno del nucleo familiare, di altri componenti occupati, non assegnatari di sostegno pubblico oppure assegnatari, in prima persona o attraverso altri membri della famiglia, di sostegni pubblici che, sommati tra loro, non superino le seguenti soglie: 700 euro per nuclei composti da 2 componenti, 1.000 euro per nuclei composti da tre o più componenti, con liquidità disponibile dell’intero nucleo non superiore a 5.000 euro.

I buoni, da 25 euro l’uno, saranno assegnati con le seguenti modalità: 75 euro per il primo e unico componente del nucleo familiare; 50 euro per ogni successivo componente del nucleo familiare fino ad un massimo di 225 euro a famiglia.

«L’iniziativa – conclude il Sindaco Alessandro Canelli – sarà ripetuta nel tempo a seconda delle necessità che si presenteranno e dell’andamento del virus da cui dipende anche il trend del sistema economico e sociale della nostra città e non solo. Attendiamo anche i “ristori” che dovrebbero arrivare dal Governo e che sono finalizzati ad aiutare le famiglie: con questi fondi, oltre a quanto già messo in campo, verranno attivate anche iniziative, a cui stiamo già lavorando, di aiuto nel pagamento di affitti e utenze».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Comune, torna a breve la piattaforma per accedere ai buoni spesa alimentari

Tra pochi giorni, sul sito del Comune di Novara, sarà nuovamente disponibile la piattaforma tramite la quale presentare la propria richiesta per ottenere i buoni, mediante la stessa procedura della primavera scorsa: registrazione al portale (se non si è già registrati), accesso alla sezione “buoni spesa”, compilazione dell’autocertificazione e successivo invio telematico. Ogni richiesta sarà seguita dall’Ufficio Politiche sociali e chi rientrerà nei requisiti previsti riceverà una mail di accettazione dall’Ufficio stesso.

 

«Questa seconda ondata – spiega il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Franco Caressa – ha riproposto in modo piuttosto pesante le difficoltà che stanno attraversando alcuni nuclei familiari della nostra città costretti a chiudere la propria attività, ma non solo. Anche dal primo lockdown, molte realtà hanno purtroppo ereditato importanti problematiche sul piano della liquidità; oggi più che mai, con la seconda ondata e con un sistema economico che, di fatto, ha subito un forte stallo, si stanno avvertendo. E crediamo che andrà avanti così anche per i prossimi mesi. Motivo per cui abbiamo ripreso con l’attività di sostegno alimentare per chi si trovasse in difficoltà da una parte con Caritas che continua ad occuparsi delle famiglie già in carico all’associazione, dall’altra con i buoni spesa per i quali abbiamo stabilito requisiti specifici».

Potranno beneficare dei buoni spesa i lavoratori autonomi momentaneamente non in attività a causa del Covid, i lavoratori dipendenti momentaneamente in difficoltà, i disoccupati per cessazione rapporto di lavoro, l’assenza, all’interno del nucleo familiare, di altri componenti occupati, non assegnatari di sostegno pubblico oppure assegnatari, in prima persona o attraverso altri membri della famiglia, di sostegni pubblici che, sommati tra loro, non superino le seguenti soglie: 700 euro per nuclei composti da 2 componenti, 1.000 euro per nuclei composti da tre o più componenti, con liquidità disponibile dell’intero nucleo non superiore a 5.000 euro.

I buoni, da 25 euro l’uno, saranno assegnati con le seguenti modalità: 75 euro per il primo e unico componente del nucleo familiare; 50 euro per ogni successivo componente del nucleo familiare fino ad un massimo di 225 euro a famiglia.

«L’iniziativa – conclude il Sindaco Alessandro Canelli – sarà ripetuta nel tempo a seconda delle necessità che si presenteranno e dell’andamento del virus da cui dipende anche il trend del sistema economico e sociale della nostra città e non solo. Attendiamo anche i “ristori” che dovrebbero arrivare dal Governo e che sono finalizzati ad aiutare le famiglie: con questi fondi, oltre a quanto già messo in campo, verranno attivate anche iniziative, a cui stiamo già lavorando, di aiuto nel pagamento di affitti e utenze».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata