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“Codice rosso”, in un anno 60 denunce

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Sessanta denunce in un anno, 20 esecuzioni di misure cautelari, di cui 5 in carcere, e 14 persone, tra donne e minori vittime di reati che vanno dai maltrattamenti in famiglia agli atti persecutori e a violenze a danno di minori, sono stati collocati in strutture protette. E’ questo quanto emerge dal bilancio dell’attività annuale della Polizia di Stato che, nel corso degli ultimi mesi, da agosto quando il cosiddetto “codice rosso” è entrato in vigore, ha dedicato grande attenzione proprio a questi tipi di reati, perpetrati ai danni delle fasce deboli in ambito domestico, con molte e complesse indagini.

 

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Ed  stato proprio grazie ad una lunga attività, nata da una segnalazione anonima in una chat di ascolto da parte della vittima, che gli agenti sono arrivati all’identificazione e quindi all’arresto di un uomo, autore di abusi sessuali ai danni di una minore.

Nello scorso ottobre poi è stato anche arrestato un insegnante di un istituto della provincia, ritenuto responsabile di adescamento di minorenni, produzione e detenzione di materiale pedopornografico e di atti sessuali con minorenne. Senza dimenticare poi la triste vicenda del “piccolo Leonardo”, la cui vita è stata interrotta a soli 19 mesi; le indagini, hanno consentito, in un lasso di tempo brevissimo, di procedere al fermo dei due responsabili.

Ma l’attività degli agenti della squadra mobile, ovviamente, non si è focalizzata solo su questi tipi di reati: in un anno, complessivamente sono state arrestate 87 persone e 141 sono state indagate. In particolare, 8 arrestati e 25 indagati  per reati in materia di criminalità straniera ed organizzata; 28 arrestati e 60 indagati per reati contro la persona; 33 arrestati e 56 indagati per reati contro il patrimonio; 18 arrestati e 22 indagati per reati in materia di stupefacenti. Per quest’ultimo capitolo sono stati sequestrati circa 10 chilogrammi di marijuana, oltre 11 di hashish e di circa 3 chilogrammi di cocaina, oltre al sequestro di alcune pastiglie di Mdma (ecstasy) e confezioni di steroidi che, immesse sulla piazza di spaccio novarese, avrebbero fruttato centinaia di migliaia di euro.

 

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