Cirio: «Un piano da 800 milioni di euro per far ripartire il Piemonte»

Cirio: «Un piano da 800 milioni di euro per far ripartire il Piemonte». L’annuncio del governatore Alberto Cirio questa mattina in conferenza stampa allo scopo di rendere note le iniziative economiche per la fase 2: un disegno di legge che sarà approvato la prossima settimana in giunta e poi portato in consiglio.

«Il Piemonte deve ripartire, ma è necessario ripartire in sicurezza – ha però dichiarato Cirio -. Guardiamo al 4 maggio, ma la prossima settimana sarà cruciale: saremo pronti quando i medici e i numeri ce lo diranno. Sotto il profilo economico non abbiamo perso tempo e abbiamo lavorato per unire le risorse che lo Stato ha messo in campo: abbiamo così rimodulato il piano di competitività sulle esigenze della ripartenza attraverso un intervento specifico che abbiamo chiamato “Riparti Piemonte”. Si tratta di un disegno di legge che la giunta approverà la prossima settimana e che poi sarà portato in consiglio. Abbiamo bisogno di tempi rapidi per far sì che la liquidità necessaria arrivi nelle tasche di chi ha bisogno in modo facile e immediato».

 

 

Le risorse messe a disposizione ammontano a 800 milioni di euro e, assicura Cirio «non provengono dalle tasche dei cittadini, ma da fondi regionali, Fesr, cofinanziamenti, fondo sociale europeo. Sono risorse certe che noi possiamo mettere in campo subito. Questo disegno di legge, per il quale abbiamo eliminato la burocrazia e rimodulato alcuni adempimenti dello Stato in modo che non ci siano ostacoli per l’ottenimento dei contributi, ci permetterà una concertazione con tutte le forze politiche, anche quelle di minoranza, che potranno essere protagoniste integrando il testo con le loro proposte».

1000 euro di indennizzo per tutti gli operatori sanitari
«L’articolo 1 della leggea – ha proseguito Cirio – prevede lo stanziamento di 55 milioni per i 55.000 mila operatori sanitari piemontesi: 18 milioni sono di provenienza statale, per il resto abbiamo utilizzato fondi europei. Giovedì insieme ai sindacati di categoria metteremo a punto le modalità attuative dell’erogazione».

Mascherine a tutti i cittadini piemontesi
«Abbiamo scelto di dotare tutti i nostri cittadini di mascherine riutilizzabili – ha affermato l’assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi -. Entro il 4 maggio ne saranno inviate 2 milioni, la seconda tranche sarà spedita a tutti i Comuni entro l’11 maggio».

I superlaboratori per l’elaborazione dei tamponi
«Dai due laboratori di febbraio – ha detto l’assessore alla Ricerca, Matteo Marnati – siamo passati ai 21 di oggi. Entro quattro settimane saremo in grado di dotare tre superlaboratori per l’elaborazione dei tamponi con nuovi macchinari provenienti da Stati Uniti e Cina. Saranno i laboratori La Loggia di Torino che veniva utilizzato dall’Arpa e che poi è stato chiuso, del Centro malattie autoimmuni dell’ospedale di Novara e  dell’ospedale di Biella. Oggi siamo in grado di analizzare 7300 tamponi al giorno, l’obiettivo è di arrivare a superare i 10.000.».

Una nota polemica da parte di Cirio: «Se oggi noi apriamo questi laboratori è perchè prima qualcuno li avevi chiusi».

 

 

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Cecilia Colli

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Cirio: «Un piano da 800 milioni di euro per far ripartire il Piemonte»

Cirio: «Un piano da 800 milioni di euro per far ripartire il Piemonte». L'annuncio del governatore Alberto Cirio questa mattina in conferenza stampa allo scopo di rendere note le iniziative economiche per la fase 2: un disegno di legge che sarà approvato la prossima settimana in giunta e poi portato in consiglio. «Il Piemonte deve ripartire, ma è necessario ripartire in sicurezza - ha però dichiarato Cirio -. Guardiamo al 4 maggio, ma la prossima settimana sarà cruciale: saremo pronti quando i medici e i numeri ce lo diranno. Sotto il profilo economico non abbiamo perso tempo e abbiamo lavorato per unire le risorse che lo Stato ha messo in campo: abbiamo così rimodulato il piano di competitività sulle esigenze della ripartenza attraverso un intervento specifico che abbiamo chiamato "Riparti Piemonte". Si tratta di un disegno di legge che la giunta approverà la prossima settimana e che poi sarà portato in consiglio. Abbiamo bisogno di tempi rapidi per far sì che la liquidità necessaria arrivi nelle tasche di chi ha bisogno in modo facile e immediato».     Le risorse messe a disposizione ammontano a 800 milioni di euro e, assicura Cirio «non provengono dalle tasche dei cittadini, ma da fondi regionali, Fesr, cofinanziamenti, fondo sociale europeo. Sono risorse certe che noi possiamo mettere in campo subito. Questo disegno di legge, per il quale abbiamo eliminato la burocrazia e rimodulato alcuni adempimenti dello Stato in modo che non ci siano ostacoli per l'ottenimento dei contributi, ci permetterà una concertazione con tutte le forze politiche, anche quelle di minoranza, che potranno essere protagoniste integrando il testo con le loro proposte». 1000 euro di indennizzo per tutti gli operatori sanitari «L'articolo 1 della leggea - ha proseguito Cirio - prevede lo stanziamento di 55 milioni per i 55.000 mila operatori sanitari piemontesi: 18 milioni sono di provenienza statale, per il resto abbiamo utilizzato fondi europei. Giovedì insieme ai sindacati di categoria metteremo a punto le modalità attuative dell’erogazione». Mascherine a tutti i cittadini piemontesi «Abbiamo scelto di dotare tutti i nostri cittadini di mascherine riutilizzabili - ha affermato l'assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi -. Entro il 4 maggio ne saranno inviate 2 milioni, la seconda tranche sarà spedita a tutti i Comuni entro l'11 maggio». I superlaboratori per l'elaborazione dei tamponi «Dai due laboratori di febbraio - ha detto l'assessore alla Ricerca, Matteo Marnati - siamo passati ai 21 di oggi. Entro quattro settimane saremo in grado di dotare tre superlaboratori per l'elaborazione dei tamponi con nuovi macchinari provenienti da Stati Uniti e Cina. Saranno i laboratori La Loggia di Torino che veniva utilizzato dall'Arpa e che poi è stato chiuso, del Centro malattie autoimmuni dell'ospedale di Novara e  dell'ospedale di Biella. Oggi siamo in grado di analizzare 7300 tamponi al giorno, l'obiettivo è di arrivare a superare i 10.000.». Una nota polemica da parte di Cirio: «Se oggi noi apriamo questi laboratori è perchè prima qualcuno li avevi chiusi».    

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