Sei patteggiamenti e tre condanne in abbreviato per l’operazione antidroga conclusa dalla Squadra Mobile di Novara lo scorso ottobre, quando si era scoperto un gruppo di pusher italiani e albanesi che aveva creato e gestito una fitta rete di spaccio in grado di portare a Novara diversi chili di droga a settimana. Hanno concordato la pena con la procura, 2 anni di reclusione, innanzitutto due dei tre protagonisti dell’inchiesta, G.M. e I,M., entrambi di Novara e finiti in carcere durante l’indagine; e poi pene variabili da un anno e mezzo a 2 anni e 8 mesi anche altri spacciatori. In abbreviato, con lo sconto di un terzo della pena, sono stati invece condannati il trecatese A.C., anche lui finito in carcere a ottobre, a 2 anni e 4 mesi di reclusione; mentre A.K., di Romentino, e D..I., di Ghemme, a 1 anno, 6 mesi e 20 giorni ciascuno.
Tutto è iniziato due anni fa, il 13 novembre 2023, con l’arresto di due corrieri intercettati nel rione di Veveri: avevano un carico di 16 chili di hashish e si stavano dirigendo verso il casello dell’autostrada A4, ma poi, alla vista della polizia, avevano cercato di scappare in auto, inutilmente. Da lì è partito un lungo lavoro della Squadra Mobile fatto di servizi di osservazione, intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni e sequestri, che ha consentito di scoprire una fitta e ramificata attività di spaccio di stupefacenti nella città di Novara e che assicurava ingenti profitti al gruppo grazie a una movimentazione di svariati chili di droga ogni settimana. Nell’anno di indagini, secondo quanto ricostruito dalla polizia, il gruppo avrebbe movimentato almeno 60 chili di hashish e 10 di marijuana. Acquistato lo stupefacente, gli spacciatori principali davano origine a un sistema di cessioni «a cascata», che vedeva coinvolte numerose persone che, attratte da facili guadagni, acquistavano la droga e divenivano a loro volta pusher, vendendo a Novara e in alcuni comuni vicini, tra cui Romentino, Biandrate, Trecate e Galliate. Qualcuno faceva anche da magazziniere, come il benzinaio di Cavagliano nella cui abitazione sono stati trovati 12 chili di hashish.