Basket

Cassa in deroga, Regione: «Pagati 132 mila lavoratori»

Condividi

Cassa in deroga, Regione: «Pagati 132 mila lavoratori». Prosegue il percorso di collaborazione tra Regione Piemonte e Inps regionale per il pagamento della Cassa integrazione in deroga nel minor tempo possibile, al fine di far fronte all’emergenza sociale causata dalla pandemia e dal conseguente lockdown.

Le domande di Cassa Integrazione in deroga trasmesse dalla Regione all’Inps sono, a oggi, 63.529. L’Ente previdenziale ha autorizzato 62.258 domande, pari al 98% del pervenuto, mentre per il restante 2% ha segnalato alla Regione la presenza di anomalie, per le verifiche di competenza. In particolare al 21 giugno è stato liquidato il 100% delle pratiche trasmesse entro maggio e autorizzate, che sono 57.265 e riguardano oltre 132 mila lavoratori. Inps ha confermato inoltre che i pagamenti effettuati nel fine settimana, relativi a 7.205 beneficiari, saranno accreditati sui conti correnti entro il 30 di giugno, tenuto conto dei tempi degli istituti bancari. I restanti 124.942 lavoratori hanno già riscosso la prestazione.

 

 

Il restante 2% di domande relative ai mesi precedenti non ancora autorizzate deriva da anomalie che i tecnici dei due Enti stanno approfondendo per individuare una rapida soluzione.

L’attività prosegue adesso a pieno ritmo per la lavorazione delle domande pervenute nel mese di giugno – 4.993 al momento – considerando che, seppur in misura minore rispetto ai mesi scorsi, le istanze continuano ad arrivare quotidianamente a una media di circa 150 al giorno.

Inps ha assicurato che il pagamento delle suddette domande sarà effettuato nel più rapido tempo possibile, di mano in mano che aziende ed intermediari, invieranno all’Ente i dati relativi ai lavoratori, mediante il modello SR 41.

«L’Inps ha rispettato l’impegno che aveva assunto con la Regione di liquidare entro il 21 giugno tutte le domande trasmesse entro maggio – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Lavoro Elena Chiorino -. La follia però è aver dovuto rincorrere una procedura sbagliata fin dall’inizio e voluta dal Governo nonostante fosse chiaro che avrebbe creato problemi. Una scelta insensata che ci ha portato a dover gestire una situazione inaccettabile, perché in un momento di crisi come questo non si possono far aspettare le famiglie per dei mesi. La Regione continuerà a presidiare e a monitorare finché anche l’ultimo piemontese non sarà stato pagato».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata
Lascia un commento

Articoli recenti

Con ABCDono «i bambini iniziano a sentirsi parte di una comunità»

Soddisfazione per la riuscita della seconda edizione dell'iniziativa promossa dalla Fondazione Comunità Novarese. Il presidente… Leggi di più

4 Maggio 2024

Sciopero lunedì 6 maggio del Sulpl di Polizia locale di Novara

Nel giorno in cui a Novara è attesa la partenza della terza tappa del Giro… Leggi di più

4 Maggio 2024

Elezioni comunali, Sabrina Faccio tenta il bis a Momo: «Nessuno escluso, il futuro si costruisce insieme»

Sindaco per la prima volta nel 2019, Faccio presenta una squadra consolidata ma con nuovi… Leggi di più

4 Maggio 2024

Un mese alle elezioni: oltre 300mila elettori novaresi. Come e quando si vota

Verso l'8 e 9 giugno. 31 simboli per le Europee, liste e nomi di Regionali… Leggi di più

4 Maggio 2024

Hockey pista: la TR Azzurra cerca un altro passo verso la A1

Con quattro punti di vantaggio sul terzetto composto da Modena, Thiene (che si affrontano tra… Leggi di più

4 Maggio 2024

Accoltella la rivale durante un litigio: donna in carcere per tentato omicidio

L'episodio è avvenuto martedì era in via Bottini. La ricostruzione della vicenda è ancora tutta… Leggi di più

4 Maggio 2024