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Canelli: «E’ giusto mettere le basi per dotare la città di un nuovo Piano regolatore»

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Fuoco di domande sul sindaco Alessandro Canelli in occasione della consueta conferenza-intervista online promossa dalle associazioni ambientaliste novaresi ai candidati impegnati nella corsa alla poltrona di primo cittadino alle prossime elezioni. Nelle oltre due ore del confronto-intervista, moderato da Fabio Tomei nelle vesti coordinatore di “Appello ambiente”, il capo dell’amministrazione di Palazzo Cabrino ha nuovamente offerto la personale visione per quanto riguarda il futuro della città sui tutti i principali temi in discussione, non solo di carattere ambientale, nell’agenda amministrativa di questi mesi e non solo.

Nuovo ospedale (e destinazione degli spazi di quello attuale), insediamenti logistici, qualità dell’aria, consumo del suolo sono stati i temi trattati e di fronte alla richiesta della necessità di un nuovo Piano regolatore («Non possiamo più accettare lo “spezzatino” di continue varianti su richiesta di privati», ha detto Tomei), che «metta al centro non la logistica, ma piuttosto la salute dei cittadini, la tutela dell’ambiente, l’Università, la ricerca, la scuola, l’agricoltura biologica», rinunciando tra l’altro alla realizzazione della Superstrada Novara-Vercelli («La riteniamo un mostro»).

Per quanto riguarda la proposta di un nuovo strumento urbanistico, smentendo qualche posizione assunta recentemente dalla maggioranza consiliare, Canelli ha ammesso come sia «giusto mettere le basi per dotare la città di un nuovo Piano regolatore, con tutte le lungaggini che ben conosciamo. E’ un nostro obiettivo che dobbiamo immaginare». Così come per Pernate «occorre salvaguardare la sostenibilità ambientale con gli interessi di crescita del territorio. Una cosa non esclude l’altra. Il nuovo insediamento di Agognate porterà già a settembre 900 nuovi posti di lavoro e abbiamo già avuto da Rfi e dalla Regione il via libera alla nuova fermata sulla linea Novara – Biella e sono già stati stabiliti gli orari sulla base di tre turni di lavoro. Non è vero che la Superstrada servirà solo a collegare i due insediamenti di Amazon, perché sono due siti autonomi. Lo scopo è piuttosto quello di eliminare il traffico dall’attuale strada che attraversa due centri abitati».

Verde pubblico: «Il nuovo censimento è in fase di attuazione. Negli ultimi anni il numero degli alberi è raddoppiato. Non era mai successo». Nuovo ospedale: «Avremo la fortuna di avere un hub sanitario di area vasta e siamo favorevoli a un’ipotesi di collegamento, visto lo spostamento dal centro città alla periferia, con mobilità sostenibile tra cui la tramvia che stiamo cercando di inserire tra i progetti finanziati con il “Recovery Plan”.

Trasporti: «Il passaggio delle merci è legato a tutta una serie di ragionamenti nell’ambito della logistica dell’Italia Nord Occidentale e del “Quadrante” piemontese. Con diversi enti europei abbiamo sottoscritto protocolli d’intesa per portare avanti una serie di iniziative per sviluppare nel miglior modo possibile il posizionamento geografico della nostra città. Con la cessione delle sue quote il Comune è “uscito” da Cim perché una pubblica amministrazione non deve fare l’imprenditore della logistica; l’acquirente potrà fare quegli investimenti necessari e oggi Rfi sta investendo sul “baffo ferroviario”, che consentirà di portare fuori dalla città il passaggio dei treni merci», mentre sul fronte passeggeri «ci sono tante lacune ereditate, cominciando dalla mancanza di una fermata” dell’Alta velocità rispetto a quanto auspicato dall’accordo di programma del 2004. Una stazione dell’AV a Novara oggi? Sino a qualche anno fa Rfi e Trenitalia erano irremovibili, adesso con tutti i soldi che stanno arrivando le cose si potrebbero muovere, senza dimenticare che sul piatto possiamo mettere anche il collegamento con Malpensa».

Infine, sollecitato da Roberto Leggero dell’associazione La Torre-Mattarella sul fatto che Novara sia da tempo inserita nei rapporti della Direzione investigativa antimafia per presunte infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, Canelli ha escluso la proposta di creare in seno all’amministrazione una sorta di commissione permanente di vigilanza: «Ci sono già tutti i soggetti preposti in materia di trasparenza e per far rispettare la legge».

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