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Sanità, siglato l’accordo per la nuova Centrale operativa territoriale di Galliate con fondi Pnrr

Nel mese di febbraio la giunta regionale aveva approvato il piano di potenziamento del sistema sanitario attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e altri finanziamenti stanziando per il territorio novarese 38,7 milioni di euro

La palazzina ex Maternità del presidio ospedaliero San Rocco di Galliate sarà la sede della nuova Centrale Operativa Territoriale (COT) in attuazione del Pnrr. Nel mese di febbraio, infatti, la giunta regionale aveva approvato il piano di potenziamento del sistema sanitario attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e altri finanziamenti stanziando per il territorio novarese 38,7 milioni di euro.

L’investimento per le Cot è di circa 300 mila euro; grazie a un accordo siglato tra l’Asl Novara e l’ospedale Maggiore, la palazzina di Galliate verrà concessa all’Azienda sanitaria in comodato d’uso gratuito per vent’anni.

Ma che cos’è una Centrale operativa? Si tratta di un anello di congiunzione dei vari livelli sanitari deputata al coordinamento dei servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari e a rappresentare l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Sul territorio novarese ne sono previste tre, una ogni 100 mila abitanti, e dovranno essere realizzate entro il 2026, così come è previsto per tutte le opere finanziate con i fondi del Pnrr: oltre a quella di Galliate, dunque, ne saranno rese attive altre due a Novara in viale Roma 7 nella sede Asl e a Borgomanero in via Gozzano 5 nella ex sede di via Gozzano.

Per il momento l’Asl Novara ha avviato con l’Asl CN2, l’Asl TO3 e l’ Asl Città di Torino una sperimentazione del modello organizzativo per il funzionamento della Cot.

Il finanziamento regionale proveniente dal Pnrr prevede anche la costruzione di 7 Case di comunità a Borgomanero, Ghemme, Arona, Oleggio, Novara, Trecate e Galliate (per un totale di 10,5 milioni di euro) e 2 Ospedali di comunità a Borgomanero e Novara (in totale 5 milioni di euro) a cui si aggiungono per l’ammodernamento tecnologico e l’acquisto di attrezzature dell’Asl e dell’Ospedale Maggiore per 5,2 milioni e altri 17,6 milioni circa per l’adeguamento sismico dell’ospedale SS. Trinità di Borgomanero.

L’Asl Novara ha individuato le sedi, scegliendo prioritariamente tra quelle già di proprietà dell’azienda, o come di proprietà di Enti Locali in cui ubicare le strutture sopra descritte.

«Per l’Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara questo tipo di collaborazione è necessario per consentire all’Asl di svolgere sul territorio quella importante funzione di filtro sanitario esercitato dalla Medicina Territoriale – afferma il direttore generale dell’ospedale Maggiore, Gianfranco Zulian -. In questo modo si ottimizzano i percorsi di salute dei cittadini permettendo all’ospedale di Novara di operare con attività ospedaliere ed universitarie qualificate, complesse e tipiche della funzione di Hub che la normativa attribuisce, migliorando l’assistenza sanitaria complessiva dei cittadini di tutto il nostro quadrante».

«Grazie alla solida e proficua collaborazione con l’ospedale è stato siglato l’accordo che consentirà di realizzare una Centrale Operativa Territoriale che è un valido e concreto supporto per la creazione e consolidamento di una rete socio-sanitaria che risponde ai bisogni di salute del territorio di Galliate e del Distretto Sud della nostra Provincia» aggiunge il direttore generale dell’Asl, Angelo Penna.

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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