Un nuovo appello, che questa volta arriva dal segretariato internazionale di Amnesty International. E’ stato lanciato ieri, 14 gennaio, in occasione del compleanno del ricercatore iraniano Ahmadreza Djalali «il quinto dietro le sbarre», precisa Amnesty sulla propria pagina Facebook. Djalali è rinchiuso nel braccio della morte nel carcere di Evin.
Condannato a morte, la sua esecuzione, già rinviata, è stata ulteriormente posticipata lo scorso 16 dicembre mantenendo così accesa la fiamma della speranza. Da quel momento non si hanno avuto più notizie. Quello di Amnesty è un nuovo appello, ancor più amplificato, ancor più sentito, per poter salvare il ricercatore.
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