Al Broletto il primo monitoraggio del Pums. Canelli: «Equità nei fondi regionali per i trasporti»

Durante la presentazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, il sindaco ha denunciato disparità di trattamento: «A Novara solo 1,80 euro a km per il trasporto pubblico, altrove 2,30. Così non possiamo andare avanti»

Si è tenuto questa mattina, 29 aprile, al Broletto l’incontro di presentazione del primo monitoraggio del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) di Novara, a due anni dall’avvio del progetto. Un’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del piano, illustrare dati, obiettivi raggiunti e criticità da affrontare, con l’obiettivo di ricalibrare gli interventi in base ai cambiamenti e alle nuove esigenze emerse in città.

Ad aprire gli interventi è stato il sindaco Alessandro Canelli, che ha colto l’occasione per denunciare apertamente una forte disuguaglianza nella distribuzione dei fondi regionali destinati al trasporto pubblico locale: «A Novara riceviamo 1,80 euro a chilometro, mentre altre città arrivano fino a 2,30. Eppure siamo una città pianeggiante, con le stesse caratteristiche di altre città del Piemonte. Perché questa differenza? Questo significa che per garantire un servizio minimo – che non copre nemmeno la domenica e si ferma alle 21 – il Comune deve spendere ogni anno 2,5 milioni di euro. Altre città non sono costrette a farlo. Questi soldi li potremmo destinare ad altri settori fondamentali come sociale, disabilità, manutenzione di strade e scuole».

Un richiamo forte alla Regione, quindi, per un riequilibrio equo delle risorse: «Non possiamo fare miracoli – ha aggiunto Canelli – ma con maggiori fondi potremmo migliorare davvero il servizio. Il Piano rappresenta però una base tecnica solida per partecipare ai bandi e ottenere finanziamenti per migliorare le infrastrutture e lei soluzioni di mobilità. Ma tutto parte da un cambio di mentalità collettiva: oggi c’è ancora l’idea che ci voglia sempre l’auto per muoversi, specialmente a Novara».

Nel suo intervento, Canelli ha anche sottolineato i risultati ottenuti: «Abbiamo progettato e realizzato nuove piste ciclabili e il Piano ci aiuta a intervenire con maggiore consapevolezza» ricordando anche gli investimenti effettuati su ponti e cavalcavia, con un sistema di monitoraggio costante simile a quello applicato per il piano.

L’assessore all’ambiente Elisabetta Franzoni ha invece messo in evidenza il valore partecipativo del processo che ha portato alla stesura e all’attuazione del PUMS: «Abbiamo raccolto le esigenze di chi vive la città ogni giorno, di chi arriva e di chi parte. Ne è nato un piano concreto, con obiettivi chiari fino al 2031. Centrale è il concetto di sostenibilità che deve essere trasversale ed è fondamentale per una città come Novara, crocevia strategico tra Torino e Milano».

I dati presentati mostrano progressi tangibili: il traffico privato è passato dal 61% al 53%. È aumentato del 5% l’utilizzo del trasporto pubblico, con un aumento significativo (31%) degli abbonamenti al trasporto pubblico locale. Impennata anche nell’uso di mezzi dolci, con il +18% di chilometri di piste ciclabili e il +22% di aree pedonali. Solo con l’uso dei monopattini elettrici sono stati risparmiati quasi 19mila kg di CO₂.

«Abbiamo fatto una scelta lungimirante – ha aggiunto sul punto Franzoni – inserendo anche le biciclette nei bandi dello sharing, prima ancora che arrivassero le nuove regole del Codice della Strada. Fondamentali anche le attività di sensibilizzazione, come la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, che ha coinvolto tutte le fasce della cittadinanza, a partire dalle scuole. Dobbiamo partire dai più giovani per interpretare i cambiamenti della città e le esigenze di mobilità. E il PUMS è lo strumento giusto per affrontare questa trasformazione».

Domani mattina i risultati del Piano saranno illustrati nell’apposita commissione consiliare che riunirà tutte le forze politiche di fronte alle elaborazioni di Sintagma, l’azienda incaricata di portare avanti il percorso di analisi del Piano.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

Condividi l'articolo

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Al Broletto il primo monitoraggio del Pums. Canelli: «Equità nei fondi regionali per i trasporti»

Durante la presentazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, il sindaco ha denunciato disparità di trattamento: «A Novara solo 1,80 euro a km per il trasporto pubblico, altrove 2,30. Così non possiamo andare avanti»

Si è tenuto questa mattina, 29 aprile, al Broletto l’incontro di presentazione del primo monitoraggio del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) di Novara, a due anni dall’avvio del progetto. Un’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del piano, illustrare dati, obiettivi raggiunti e criticità da affrontare, con l’obiettivo di ricalibrare gli interventi in base ai cambiamenti e alle nuove esigenze emerse in città.

Ad aprire gli interventi è stato il sindaco Alessandro Canelli, che ha colto l’occasione per denunciare apertamente una forte disuguaglianza nella distribuzione dei fondi regionali destinati al trasporto pubblico locale: «A Novara riceviamo 1,80 euro a chilometro, mentre altre città arrivano fino a 2,30. Eppure siamo una città pianeggiante, con le stesse caratteristiche di altre città del Piemonte. Perché questa differenza? Questo significa che per garantire un servizio minimo – che non copre nemmeno la domenica e si ferma alle 21 – il Comune deve spendere ogni anno 2,5 milioni di euro. Altre città non sono costrette a farlo. Questi soldi li potremmo destinare ad altri settori fondamentali come sociale, disabilità, manutenzione di strade e scuole».

Un richiamo forte alla Regione, quindi, per un riequilibrio equo delle risorse: «Non possiamo fare miracoli – ha aggiunto Canelli – ma con maggiori fondi potremmo migliorare davvero il servizio. Il Piano rappresenta però una base tecnica solida per partecipare ai bandi e ottenere finanziamenti per migliorare le infrastrutture e lei soluzioni di mobilità. Ma tutto parte da un cambio di mentalità collettiva: oggi c’è ancora l’idea che ci voglia sempre l’auto per muoversi, specialmente a Novara».

Nel suo intervento, Canelli ha anche sottolineato i risultati ottenuti: «Abbiamo progettato e realizzato nuove piste ciclabili e il Piano ci aiuta a intervenire con maggiore consapevolezza» ricordando anche gli investimenti effettuati su ponti e cavalcavia, con un sistema di monitoraggio costante simile a quello applicato per il piano.

L’assessore all’ambiente Elisabetta Franzoni ha invece messo in evidenza il valore partecipativo del processo che ha portato alla stesura e all’attuazione del PUMS: «Abbiamo raccolto le esigenze di chi vive la città ogni giorno, di chi arriva e di chi parte. Ne è nato un piano concreto, con obiettivi chiari fino al 2031. Centrale è il concetto di sostenibilità che deve essere trasversale ed è fondamentale per una città come Novara, crocevia strategico tra Torino e Milano».

I dati presentati mostrano progressi tangibili: il traffico privato è passato dal 61% al 53%. È aumentato del 5% l’utilizzo del trasporto pubblico, con un aumento significativo (31%) degli abbonamenti al trasporto pubblico locale. Impennata anche nell’uso di mezzi dolci, con il +18% di chilometri di piste ciclabili e il +22% di aree pedonali. Solo con l’uso dei monopattini elettrici sono stati risparmiati quasi 19mila kg di CO₂.

«Abbiamo fatto una scelta lungimirante – ha aggiunto sul punto Franzoni – inserendo anche le biciclette nei bandi dello sharing, prima ancora che arrivassero le nuove regole del Codice della Strada. Fondamentali anche le attività di sensibilizzazione, come la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, che ha coinvolto tutte le fasce della cittadinanza, a partire dalle scuole. Dobbiamo partire dai più giovani per interpretare i cambiamenti della città e le esigenze di mobilità. E il PUMS è lo strumento giusto per affrontare questa trasformazione».

Domani mattina i risultati del Piano saranno illustrati nell’apposita commissione consiliare che riunirà tutte le forze politiche di fronte alle elaborazioni di Sintagma, l’azienda incaricata di portare avanti il percorso di analisi del Piano.

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.