È morto questa sera, lunedì 20 ottobre, all’ospedale Maggiore di Novara, il giornalista de La Stampa Marcello Giordani. Aveva 72 anni. Era ricoverato da quasi due settimane per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, un percorso che aveva affrontato – come ha sempre fatto nella vita – a testa alta, con una forza silenziosa e una dignità che non si dimenticano.
Marcello non ha mai smesso di lavorare, nemmeno nei momenti più difficili. Fino a quando ha potuto, ha continuato a scrivere, a informare, a raccontare con quello sguardo lucido e mite che lo ha sempre contraddistinto. Negli ultimi tempi era visibilmente provato, ma non ha mai voluto far pesare nulla a chi gli stava accanto. Chi lo ha conosciuto sa bene quanto fosse capace di unire rigore e umanità, professionalità e discrezione.
Giornalista dal 1979, dopo una lunga carriera come insegnante di Lettere al liceo scientifico Antonelli, aveva scelto di dedicarsi completamente alla professione che più amava: il giornalismo. Una vita spesa tra parole e persone, tra cronache e riflessioni, sempre con la curiosità intatta di chi crede nel valore di ciò che racconta.
Abitava a Gozzano, lascia la moglie Silvia Barisonzo e il figlio Alessandro.
La redazione de La Voce di Novara si stringe attorno ai colleghi de La Stampa per questa grave perdita, ma anche attorno alla famiglia e a tutti coloro che hanno condiviso con lui un pezzo di strada.
Di Marcello resterà il ricordo di un uomo mite, generoso, capace di ascoltare. Un giornalista vero, che non cercava mai la ribalta ma la verità delle cose, quella che si incontra solo guardando le persone negli occhi.