A Novara un convegno contro le aggressioni al personale sanitario

A organizzarlo l'Associazione per la tutela dei diritti del malato

Si intitola “Aggressioni ai sanitari, un’emergenza silenziosa – Proteggere chi ci cura è un dovere di tutti” il convegno che si terrà giovedì 16 ottobre, dalle 15 alle 19, nell’aula magna dell’ospedale Maggiore. L’iniziativa, promossa dall’associazione per la Tutela dei Diritti del Malato, nasce per affrontare un tema sempre più attuale e preoccupante: le violenze, verbali e fisiche, ai danni del personale sanitario.

Il convegno riunirà rappresentanti delle istituzioni, giuristi, esperti di sanità, psicologia ed etica per analizzare le cause, le conseguenze e le strategie di prevenzione di un fenomeno in costante crescita. Interverranno Massimo Cavino, professore di Diritto costituzionale all’Upo di Novara; Ornella Vota, direttore sanitario del Maggiore; Mauro Longoni, psicologo dell’Asl Novara; l’avvocato Eleonora Porta e il filosofo Luca Savarino, membro del Comitato nazionale per la Bioetica.

«Questo convegno – ha spiegato Roberto Mari, presidente dell’associazione – nasce con l’obiettivo di analizzare a fondo le cause, le dinamiche e le possibili strategie di risposta a una crisi in rapida espansione. Il rapporto di fiducia tra paziente e operatore sanitario è il fulcro del processo di cura, ma negli ultimi anni questo equilibrio si è incrinato. Medici, infermieri e altri professionisti si trovano sempre più spesso a fronteggiare episodi di aggressione che mettono a rischio la loro incolumità e la qualità dell’assistenza».

Dati e testimonianze indicano una situazione in costante peggioramento. «Un’indagine di qualche anno fa dell’ordine dei Medici – ha ricordato Stefano Scarpetta, direttore generale del Maggiore – aveva rivelato che il 36% dei medici novaresi intervistati era stato vittima di episodi di violenza. Oggi la situazione è ancora più critica, soprattutto nei reparti come il Pronto soccorso, dove le tensioni sono più forti. Ben venga dunque questa iniziativa che riporta all’attenzione pubblica un tema grave e lo affronta da più punti di vista».

Sulla stessa linea Angelo Penna, direttore generale dell’Asl di Novara: «Informare e sensibilizzare la popolazione e gli operatori è un dovere inderogabile. Questi episodi compromettono non solo la sicurezza di chi si prende cura degli altri, ma anche il buon funzionamento del sistema sanitario e il diritto stesso alla salute. Proteggere i professionisti della sanità significa proteggere l’intera collettività: è necessario creare una sinergia tra istituzioni e cittadini per garantire ambienti di lavoro sicuri e rispettosi».

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A Novara un convegno contro le aggressioni al personale sanitario

A organizzarlo l’Associazione per la tutela dei diritti del malato

Si intitola “Aggressioni ai sanitari, un’emergenza silenziosa – Proteggere chi ci cura è un dovere di tutti” il convegno che si terrà giovedì 16 ottobre, dalle 15 alle 19, nell’aula magna dell’ospedale Maggiore. L’iniziativa, promossa dall’associazione per la Tutela dei Diritti del Malato, nasce per affrontare un tema sempre più attuale e preoccupante: le violenze, verbali e fisiche, ai danni del personale sanitario.

Il convegno riunirà rappresentanti delle istituzioni, giuristi, esperti di sanità, psicologia ed etica per analizzare le cause, le conseguenze e le strategie di prevenzione di un fenomeno in costante crescita. Interverranno Massimo Cavino, professore di Diritto costituzionale all’Upo di Novara; Ornella Vota, direttore sanitario del Maggiore; Mauro Longoni, psicologo dell’Asl Novara; l’avvocato Eleonora Porta e il filosofo Luca Savarino, membro del Comitato nazionale per la Bioetica.

«Questo convegno – ha spiegato Roberto Mari, presidente dell’associazione – nasce con l’obiettivo di analizzare a fondo le cause, le dinamiche e le possibili strategie di risposta a una crisi in rapida espansione. Il rapporto di fiducia tra paziente e operatore sanitario è il fulcro del processo di cura, ma negli ultimi anni questo equilibrio si è incrinato. Medici, infermieri e altri professionisti si trovano sempre più spesso a fronteggiare episodi di aggressione che mettono a rischio la loro incolumità e la qualità dell’assistenza».

Dati e testimonianze indicano una situazione in costante peggioramento. «Un’indagine di qualche anno fa dell’ordine dei Medici – ha ricordato Stefano Scarpetta, direttore generale del Maggiore – aveva rivelato che il 36% dei medici novaresi intervistati era stato vittima di episodi di violenza. Oggi la situazione è ancora più critica, soprattutto nei reparti come il Pronto soccorso, dove le tensioni sono più forti. Ben venga dunque questa iniziativa che riporta all’attenzione pubblica un tema grave e lo affronta da più punti di vista».

Sulla stessa linea Angelo Penna, direttore generale dell’Asl di Novara: «Informare e sensibilizzare la popolazione e gli operatori è un dovere inderogabile. Questi episodi compromettono non solo la sicurezza di chi si prende cura degli altri, ma anche il buon funzionamento del sistema sanitario e il diritto stesso alla salute. Proteggere i professionisti della sanità significa proteggere l’intera collettività: è necessario creare una sinergia tra istituzioni e cittadini per garantire ambienti di lavoro sicuri e rispettosi».

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