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5 Stelle: «Il parcheggio sotterraneo è anacronistico. Sviluppare le piste ciclabili»

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A una settimana del voto in consiglio comunale che ha sostanzialmente dato il via libera alla realizzazione del parcheggio sotterraneo di piazza Puccini torna a farsi sentire la voce del Movimento 5 Stelle, unico gruppo che a Palazzo Cabrino aveva mostrato pollice verso nei confronti dell’opera. In sostanza per i pentastellati, anche se quello attuale è un progetto ritenuto “meno peggio” rispetto a quello precedente di largo Bellini («Almeno questa volta il Comune non rischia di perdere ingenti risorse») l’idea dell’attuale amministrazione «è rimasta quella della città di 30 anni fa – hanno commentato Mario Iacopino, Cristina Macarro e Paola Vigotti – costruita su di una mobilità basata sulle auto private. Al sindaco, che afferma che tutto è progettato in funzione della pedonalizzazione di piazza Martiri, rispondiamo che la pedonalizzazione completa al momento è comunque quasi irrealizzabile, mentre liberare la piazza dalle auto può essere perseguibile a prescindere del “buco” sotterraneo».

 

 

Ma quale potrebbe essere, allora, una proposta alternativa? «Si può arrivare a pedonalizzare piazza Martiri senza per questo costruire un nuovo parcheggio – specifica il capogruppo Mario Iacopino -. La nostra idea è quella prima di tutto di sfruttare aree e spazi già esistenti come quella di viale Verdi, oggi praticamente inutilizzata, così come il famoso silos di via Solferino. Poi bisognerà trovare formule per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Ci rendiamo perfettamente conto che con l’attuale situazione e le disposizioni riguardanti gli autobus, molti cittadini saranno invogliati, per timore o anche solo per comodità, a usare la propria auto, però la nostra speranza è che l’allarme possa definitivamente rientrare nell’arco di qualche mese. Sicuramente meno dei due anni di disagi che potrebbe provocare un cantiere aperto per almeno, se tutto dovesse andare bene, due anni a ridosso del centro storico».

Bicicletta, dunque, ma in sicurezza e in appositi spazi: «L’amministrazione – prosegue Iacopino – deve assolutamente investire di più nella realizzazione di nuove ciclabili, completando e migliorando quelle già esistenti. Novara, per la sua particolare conformazione, bene si adatterebbe. E poi si potrebbero trovare misure per incentivare l’utilizzo delle due ruote, per la nostra salute e per la qualità dell’aria, così come quello dei monopattini elettrici, per i quali si stanno studiando dei bonus a livello nazionale». Tutto, insomma, meno che un “buco” per spostare le auto sottoterra: «E’ un progetto anacronistico. Trent’anni fa forse l’avrei appoggiato anche io – conclude Mario Iacopino – Ma oggi decisamente no».

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