
«Dicevano di avere problemi e continuavano a chiedere soldi»
«Avevamo conosciuto lei per caso, vendeva delle cose porta a porta. Poi era ritornata e con il tempo ha iniziato a parlare dei suoi problemi

«Avevamo conosciuto lei per caso, vendeva delle cose porta a porta. Poi era ritornata e con il tempo ha iniziato a parlare dei suoi problemi

Lo avevano perquisito dopo un colloquio e gli avevano trovato addosso, in una tasca dei jeans, due francobolli usati; un ritrovamento che aveva lasciato non

«Quando si arrabbiava si faceva restituire il bancomat e lo tagliava a pezzi con le forbici». Una convivenza, quella di una coppia di cinquantenni, durata

Un lavoro regolare che però non le permetteva neppure di far fronte, senza angosce, alle spese che esulassero dalla mera quotidianità; una figlia piccola cui

Entra in un negozio di parrucche, chiede di poterne visionare qualcuna, adocchia quella che gli sembra più adatta ma, prima di acquistarla, in considerazione anche

Minacce e vessazioni ma anche, in qualche caso, strattoni, spintoni e schiaffi. Poi una sera di primavera di due anni fa in quella casa erano

Non mancava occasione per avvicinare le colleghe e importunarle, quando magari si trovavano in pausa. Avances insistenti, dalla richiesta del numero di telefono a inviti

«Mi insultava. Teneva sempre lo stereo alto, non c’era un momento di tranquillità». E’ iniziato così il racconto in aula di una donna che anni

E’ finito in un’aula del tribunale alla veneranda età di 89 anni per rispondere dell’accusa di violenza sessuale. A denunciarlo, qualche anno fa, era stata

Un papà in tribunale con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della figlia, oggi adolescente ma all’epoca dei fatti poco più che una bambina. A puntare

«Avevamo conosciuto lei per caso, vendeva delle cose porta a porta. Poi era ritornata e con il tempo ha iniziato a parlare dei suoi problemi economici. Ci siamo impietositi e abbiamo cominciato a darle dei soldi». Era il 2017 e nel giro di qualche mese, dall’estate all’autunno, secondo l’accusa, i

Lo avevano perquisito dopo un colloquio e gli avevano trovato addosso, in una tasca dei jeans, due francobolli usati; un ritrovamento che aveva lasciato non poco perplessi gli agenti della polizia penitenziaria che li avevano sequestrati e sui quali poi erano state fatte delle analisi. E i sospetti avevano trovato

«Quando si arrabbiava si faceva restituire il bancomat e lo tagliava a pezzi con le forbici». Una convivenza, quella di una coppia di cinquantenni, durata un quarto di secolo, ma che negli ultimi anni era stata costellata da litigi e insulti, ai quali spesso assistevano anche i due figli. Poi

Un lavoro regolare che però non le permetteva neppure di far fronte, senza angosce, alle spese che esulassero dalla mera quotidianità; una figlia piccola cui provvedere e il sogno di poter portare per una breve vacanza la bimba al mare. Si era anche informata per ottenere un prestito che però

Entra in un negozio di parrucche, chiede di poterne visionare qualcuna, adocchia quella che gli sembra più adatta ma, prima di acquistarla, in considerazione anche del prezzo, chiede di poterla provare per vedere l’effetto una volta indossata ed eventualmente per potervi apportare qualche modifica. E fin qui nulla di strano

Minacce e vessazioni ma anche, in qualche caso, strattoni, spintoni e schiaffi. Poi una sera di primavera di due anni fa in quella casa erano intervenuti i carabinieri e loro, i genitori, superando comprensibili reticenze, avevano trovato il coraggio di raccontare quel che da qualche tempo accadeva fra le mura

Non mancava occasione per avvicinare le colleghe e importunarle, quando magari si trovavano in pausa. Avances insistenti, dalla richiesta del numero di telefono a inviti a cena o al bar. Una situazione che si era protratta per qualche mese – la vicenda risale a qualche anno fa – fino al

«Mi insultava. Teneva sempre lo stereo alto, non c’era un momento di tranquillità». E’ iniziato così il racconto in aula di una donna che anni fa, al culmine dell’esasperazione, aveva denunciato la vicina di casa, ora a processo con l’accusa di stalking. «All’inizio cercavo di capirla per mantenere l’accordo tra

E’ finito in un’aula del tribunale alla veneranda età di 89 anni per rispondere dell’accusa di violenza sessuale. A denunciarlo, qualche anno fa, era stata una donna, all’epoca dei fatti 55enne, che per un certo periodo di tempo aveva lavorato in un ufficio del quale l’anziano era titolare. [the_ad

Un papà in tribunale con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della figlia, oggi adolescente ma all’epoca dei fatti poco più che una bambina. A puntare il dito contro di lui proprio la bambina che, dopo la separazione dei genitori, aveva continuato a frequentare la casa del padre non solo nei