Giudiziaria

Spaccio, una condanna e un patteggiamento

Erano stati gli uomini della Guardia di Finanza di Novara, che stavano facendo un servizio di controllo specifico, a notare un’auto che, poco dopo la

Giudiziaria

“Mensa dei poveri”, slitta l’udienza preliminare

Si sarebbe dovuta svolgere questa mattina (lunedì) davanti al gup del Tribunale di Milano l’udienza preliminare per i 69 indagati nell’ambito dell’inchiesta “Mensa dei poveri”, tra i quali anche il parlamentare novarese forzista Diego Sozzani; e invece l’udienza è stata rinviata al 25 maggio, con una calendarizzazione di udienze successive

A piedi lungo i binari, in aula per interruzione di pubblico servizio

Camminava barcollando lungo la banchina della stazione; qualche viaggiatore, intuita la pericolosità di quel comportamento e temendo il peggio, aveva allertato la polizia ferroviaria. Ma quando gli agenti sono usciti, di quella persona, in stazione, non c’era più alcuna traccia. Mancavano pochi minuti alle 19.30 del 3 febbraio di sei

Spaccio, una condanna e un patteggiamento

Erano stati gli uomini della Guardia di Finanza di Novara, che stavano facendo un servizio di controllo specifico, a notare un’auto che, poco dopo la mezzanotte di una sera di giugno di tre anni fa, si era fermata in una via di Romentino; dall’auto era scesa una donna che, con

«Non ho visto mia figlia per quattro anni»

«Per quattro anni non ho più avuto contatti con mia figlia; è tornata in Italia solo la scorsa settimana». A parlare, con l’aiuto di un interprete, una donna di nazionalità marocchina residente in provincia di Novara che nel 2016 aveva denunciato l’ex marito (si era separata in quell’anno) per sottrazione

tribunale il caldo

«Avevo perso il lavoro ma quando potevo versavo l’assegno»

«Avevo perso il lavoro, sono andato anche all’estero e non mi vergogno a dire che ho dormito anche per strada perché lo stipendio era basso ed erano tutti lavoretti; in certi momenti non avevo neanche i soldi per pagarmi un affitto».  A parlare, davanti al giudice un padre quarantenne chiamato

«Dicevano di avere problemi e continuavano a chiedere soldi»

«Avevamo conosciuto lei per caso, vendeva delle cose porta a porta. Poi era ritornata e con il tempo ha iniziato a parlare dei suoi problemi economici. Ci siamo impietositi e abbiamo cominciato a darle dei soldi». Era il 2017 e nel giro di qualche mese, dall’estate all’autunno, secondo l’accusa, i

Francobolli all’Lsd al figlio detenuto, genitori condannati

Lo avevano perquisito dopo un colloquio e gli avevano trovato addosso, in una tasca dei jeans, due francobolli usati; un ritrovamento che aveva lasciato non poco perplessi gli agenti della polizia penitenziaria che li avevano sequestrati e sui quali poi erano state fatte delle analisi. E i sospetti avevano trovato

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A processo per maltrattamenti, assolto cinquantenne

«Quando si arrabbiava si faceva restituire il bancomat e lo tagliava a pezzi con le forbici». Una convivenza, quella di una coppia di cinquantenni, durata un quarto di secolo, ma che negli ultimi anni era stata costellata da litigi e insulti, ai quali spesso assistevano anche i due figli. Poi

Usura ed estorsione alla ex, condannato a 3 anni e mezzo

Un lavoro regolare che però non le permetteva neppure di far fronte, senza angosce, alle spese che esulassero dalla mera quotidianità; una figlia piccola cui provvedere e il sogno di poter portare per una breve vacanza la bimba al mare. Si era anche informata per ottenere un prestito che però

“Posso provare una parrucca?” La indossa e fugge dal negozio

Entra in un negozio di  parrucche, chiede di poterne visionare qualcuna, adocchia quella che gli sembra più adatta ma, prima di acquistarla, in considerazione anche del prezzo, chiede di poterla provare per vedere l’effetto una volta indossata ed eventualmente per potervi apportare qualche modifica. E fin qui nulla di strano