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Alla Tadini di Cameri visioni dal futuro grazie a una capsula del tempo

Il contenitore verrà riaperto il 16 novembre del 2070
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Una vera e propria capsula del tempo da conservare e riaprire nel 2070. L’idea nasce grazie a un lavoro di squadra tra comune di Cameri, l’istituto comprensivo Tadini e agenzia di comunicazione Royal time. Un contenitore che resterà sigillato per quasi mezzo secolo e che conterrà diversi oggetti, pensieri e aspettative sulla città di Cameri del futuro.

La cerimonia di chiusura ufficiale e interramento dello scrigno – che verrà sotterrato in un’aiuola del giardino dell’istituto Tadini – è fissata per il 16 novembre, mentre l’apertura si svolgerà sempre il 16 novembre, ma del 2070. E cosa si troverà nello scrigno una volta aperto? Appunti, disegni, astuccio con penne e pastelli, il patentino per lo smartphone e origami. Un cilindro di acciaio che conterrà anche tracce delle imprese che hanno preso parte al progetto – Arch service group, Dussmann, Procos e VAuto – e commercianti, associazioni ed enti coinvolti grazie al patrocinio di Provincia e consiglio regionale.

«Siamo stati ben felici di accogliere la richiesta di partecipare a questo interessante progetto – spiega la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Tadini, Stefania Ardizio-. La professoressa Maria Olivia Scorrano ha coinvolto diversi ragazzi dell’istituto e insieme hanno preparato materiale da inserire nel cilindro. Tra le cose hanno preparato documenti descrittivi dell’anno scolastico, alcuni disegni con il tema della violenza sulle donne, una mascherina chirurgica a simboleggiare la recente pandemia di Covid e fotografie dei diversi viaggi di istruzione alle quali hanno partecipato gli studenti».

Il sindaco di Cameri, Giuliano Pacileo ha descritto l’iniziativa come «uno spazio volto a sensibilizzare i più giovani al cambiamento che la città di Cameri e la sua comunità stanno affrontando in ambito energetico, ambientale della mobilità e sostenibilità per gli anni futuri».

«Questo progetto è stato ideato per focalizzare l’attenzione sulla dinamicità dei cambiamenti che le comunità devono affrontare – hanno fatto sapere invece dall’agenzia di comunicazione Royal time-. La capsula del tempo conterrà una varietà di oggetti, fotografie e dispositivi di archiviazione, inclusi chiavette USB e dispositivi tecnologici attuali, focalizzati sul tema del futuro della città, della mobilità e dell’ambiente».

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Paolo Pavone

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