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Le discoteche possono riaprire al 35% al chiuso: «Una presa in giro»

A commentare la possibile novità è Maurizio Lo Vecchio, presidente provinciale Silb Novara Cusio Ossola

«Una presa in giro, sarebbe forse meglio continuare a dire che le discoteche devono rimanere chiuse». E’ particolarmente amareggiato Maurizio Lo Vecchio, il presidente provinciale Silb Novara Cusio Ossola in merito alla novità che riguarda la riapertura delle discoteche. Secondo il Cts le attività delle sale da balle possono riprendere, dopo 19 mesi di chiusura, nel rispetto di certe regole, ossia mascherina indossata eccezion fatta per le piste da ballo perché paragonate all’attivo sportiva al chiuso e capienza massima al 35% al chiuso e 50% all’aperto. Una capienza che comprende anche il personale.

«Chi apre all’aperto in inverno? E poi gli ingressi contingentati così sono un danno economico incredibile» dice Lo Vecchio. Proprio lui è gestore di due noti locali, Ryan’s e Celebrità: «Tengo chiuso il primo perché non riuscirei a stare nei costi, – spiega – potrebbero entrare 180 persone, togliendone minimo 30 del personale, sarebbero 150. Vogliamo ipotizzare 15 euro l’ingresso? Sono 2.250 euro totali, come si fa a rimanere in piedi». Non ne vale talmente la pena che il Celebrità, riaperto in estate con la formula degli apericena, rimarrà così: «Continuo con la stessa filosofia, è molto più vincente».

Questa mattina, 7 ottobre, si raduna il direttivo Silb nazionale: «Credo proprio che emergeranno gli stessi pareri. I sicuramente non sono d’accordo con queste novità».

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Elena Mittino

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