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Il Cst ripropone “Confronti”: si parla di no profit con esperti del settore

La seconda edizione del ciclo di incontri si svolgerà a partire dal 9 novembre tra Novara e Domodossola

Al via la seconda edizione di “Confronti”, il ciclo di incontri promosso dal Cst Novara e Vco che affronta tematiche di attualità con attenzione particolare al no profit, interrogandosi e promuovendo il confronto con ospiti di livello nazionale e locale, su aspetti significativi dell’organizzazione sociale, in una tensione verso il bene comune.

Anche quest’anno continua il sodalizio tra il Cst e il Rosmini International Campus, Fondazione per la Sussidiarietà e ilsussidiario.net. “Confronti” ha l’obiettivo di offrire momenti di dibattito su tematiche di attualità e di interesse sociale, avvalendosi di autorevoli personalità accademiche, politiche, economiche e valorizzando esperienze nazionali e buone pratiche locali.

«L’unione di interessi e prospettive tra questi soggetti permette di dare un respiro più ampio al nostro territorio, anche grazie al fatto che gli incontri saranno trasmessi in diretta streaming sul sito del quotidiano IlSussidiario.net (www.ilsussidiario.net), quindi con una portata di livello nazionale. Porteremo qui le esperienze nazionali così come potremo far conoscere ad un pubblico più ampio le meritevoli esperienze locali» afferma il presidente del CST Daniele Giaime.

“Confronti” è promossa anche dalla Fondazione per la Sussidiarietà, nata da un’intuizione di Giorgio Vittadini, professore di Statistica all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che l’ha fondata nel 2002 e che la presiede da allora, è un importante luogo di ricerca, formazione e divulgazione intorno ai temi sociali, culturali, economici e politici.

La partecipazione del Rosmini International Campus favorirà un’azione di sensibilizzazione e di coinvolgimento verso i giovani e fornirà agli educatori strumenti utili di approfondimento sulle tematiche di interesse. Tutti gli appuntamenti sono inoltre accreditati alla piattaforma S.O.F.I.A per i crediti formativi agli insegnanti. Il valore educativo di “Confronti” va infatti anche nella direzione, come afferma il rettore, Carlo Teruzzi di «fornire ai giovani tracce di esperienza in grado di stimolare in loro un paragone con una realtà in costante divenire ma che li trova sempre tesi alla ricerca di un senso che soddisfi il loro desiderio di pienezza e felicità. Infatti, citando il titolo di un libro di Daniele Mencarelli, in ciascuno di loro, come in ciascuno di noi, tutto chiede salvezza».

“Confronti” si snoda su 4 appuntamenti in programma da domani, 9 novembre, fino a maggio 2024 e si terranno in presenza alternativamente a Novara e a Domodossola in diretta streaming su IlSussidiario.net.

Il primo incontro (giovedì 9 novembre alle 21) dal titolo “Un valore che non scade” sarà introdotto da Giorgio Vittadini e vedrà la presenza dell’onorevole Maria Chiara Gadda, da cui deriva il nome di “legge Gadda o legge antispreco”, (la 166 del 2016), che rappresenta nei fatti la prima norma nel nostro ordinamento in materia di economia circolare coerente con gli obiettivi dell’Agenda 2030, coniugando l’impatto economico e ambientale con quello sociale.  La legge “antispreco” ha messo un punto fermo, definendo per la prima volta e in modo formale i termini di “spreco” ed “eccedenza”, e assegnando a quest’ultima un ruolo prioritario proprio perché può essere recuperata e può ritrovare nuovo valore nella “filiera della solidarietà”.

Altro ospite d’eccellenza l’avvocato Gabriele Sepio che ha lavorato alla definizione di questo quadro normativo chiaro ed estremamente semplificato rispetto al passato e premiale, in grado di coordinare disposizione civilistiche, fiscali, e igienico-sanitarie e applicando ancor di più lo spirito della riforma del Terzo settore, con una specificazione sulle opportunità legate al recupero non solo delle eccedenze alimentari ma anche dei beni inutilizzati o delle competenze.

La Fondazione Banco Alimentare Onlus sarà presente all’incontro con il suo presidente Giovanni Bruno che racconterà, presentando anche alcuni dati significativi, come avviene questo processo virtuoso di recupero delle eccedenze alimentare, partendo dalla grande distribuzione, dalle aziende produttrici, dalla ristorazione, dai negozi di ortofrutta arrivo alla redistribuzione delle eccedenze agli innumerevoli enti caritatevoli che a loro volta li donano alle persone bisognose.

Il programma completo è disponibile cliccando QUI

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