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Confindustria: «Il report trimestrale sull’export novarese è positivo»

L’export delle province di Novara è cresciuto del +7,3% rispetto al terzo trimestre del 2020

Nel terzo trimestre del 2021 prosegue il recupero delle esportazioni complessive, osservabile sia a livello provinciale che a livello nazionale: l’export delle province di Novara è infatti cresciuto del +7,3% rispetto al terzo trimestre del 2020; quello italiano è risultato in progresso del +13,6%. Si rileva, dunque, un certo rallentamento rispetto alle performance del trimestre precedente, ma occorre considerare che il secondo trimestre del 2020 è stato il più catastrofico dell’anno e che, di conseguenza, la componente del “rimbalzo” nel secondo trimestre del 2021 è stata più forte. Osservando il dato relativo ai primi nove mesi dell’anno, le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli sono cresciute del +13,6% tendenziale; quelle italiane del +20,1%. Considerando le sole esportazioni manifatturiere delle province di Novara e Vercelli, pari a 5,8 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2021, si registra un incremento del +13,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; incremento trasversale a tutti i settori, con le sole eccezioni del piccolo comparto del coke e prodotti petroliferi raffinati, che flette del – 20,6%; di quello più rilevante degli articoli farmaceutici e botanici, che si riduce del -2,5%; e degli articoli di abbigliamento, che si contraggono del -14,3%. All’interno dell’aggregato prodotti tessili-abbigliamento-pelli-accessori (che nel complesso registra un progresso del +2,6%), l’export di prodotti tessili cresce invece del +13,5%. Quanto agli altri settori manifatturieri, le performance migliori si registrano per i mezzi di trasporto (+33,7%); i metalli di base e prodotti in metallo (+23,5%); i macchinari e apparecchi (+20,2%), con al loro interno il comparto della rubinetteria e valvolame che mette a segno un +20,6%. Le sostanze e prodotti chimici crescono del +19,1%; i prodotti alimentari, bevande e tabacco del +16,8%; gli articoli in gomma e materie plastiche del +13,9%.

Molto buona anche la crescita dell’export dei comparti più piccoli del legno, prodotti in legno, carta e stampa (+25,9%) e dei computer, apparecchi elettronici ed ottici (+15,9%); infine, gli apparecchi elettrici crescono di un più ridotto +5,4%. Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export manifatturiero delle due province, nei primi nove mesi del 2021 si osserva un incremento tendenziale del +16,9% delle vendite dirette all’interno dell’Ue-27 e del +8,8% verso i Paesi extra-Ue. Le esportazioni di manufatti dirette verso i 27 Paesi Ue, pari a 3,35 miliardi di euro, rappresentano nei primi nove mesi del 2021 il 58,0% dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli considerate insieme; quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 2,43 miliardi di euro, equivalgono al 42,0% dell’export manifatturiero delle due province. Quanto ai singoli mercati di sbocco, nei primi nove mesi del 2021 si evidenziano performance molto buone verso tutti i principali Paesi di destinazione dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli globalmente considerate, fatta eccezione (come già rilevato nel precedente Osservatorio) per il Regno Unito, che flette del -1,8% ma si conferma il quarto mercato di destinazione delle esportazioni manifatturiere delle due province; e soprattutto per la Svizzera, che flette del -44,5% conservando, tuttavia, l’ottava posizione. Gli incrementi maggiori dell’export si registrano verso la Cina (+32,2%) che guadagna una posizione, divenendo sesta; il Belgio (+29,6%) che rimane fermo al decimo posto; i Paesi Bassi (+24,5%) che perdono una posizione divenendo settimi; e la Spagna (+20,4%) che si conferma quinta. 3 Incrementi superiori al 15% sono messi a segno dalla Polonia (+18,2%), stabile al nono posto; dalla Germania (+17,5%), che si conferma sul podio più alto della classifica; e dagli Stati Uniti (+15,1%), stabili al terzo. L’export verso la Francia, salda nella sua seconda posizione, aumenta del +10,6%. Verso i primi 3 Paesi di destinazione (Germania, Francia e Stati Uniti) si dirige oltre un terzo (36,8%) dell’export manifatturiero complessivo delle due province di Novara e Vercelli. Gli altri sette Paesi compresi nella classifica assorbono il 28,2% dello stesso. Sul fronte delle importazioni manifatturiere, nei primi nove mesi del 2021 il dato più evidente è nuovamente la forte crescita dell’import dalla Slovenia (+244,8%), che tuttavia perde una posizione nella classifica dei principali Paesi di approvvigionamento delle province di Novara e Vercelli, in seguito al balzo del Regno Unito che, con una crescita del +90,1%, si porta in settima posizione (dalla decima precedentemente occupata), facendo perdere e slittare di un posto la Spagna (+31,8%), la Slovenia (+244,8%) e la Tunisia (+30,5%) che si posizionano rispettivamente ottava, nona e decima. Incrementi dell’import superiori al 30% si registrano anche dai Paesi Bassi (+33,8%), che si confermano quinti, e dal Belgio (+30,1%) che si conferma sesto. Nella parte più alta della classifica si confermano, nell’ordine, Germania, Francia, Cina e Stati Uniti: le prime due in crescita rispettivamente del +12,8% e +28,6%; gli ultimi due in calo rispettivamente del -10,0% e del -19,0%. Da questi quattro principali mercati di approvvigionamento (Germania, Francia, Cina e Stati Uniti) proviene il 51,4% dell’import manifatturiero delle province di Novara e Vercelli. Dagli altri sei Paesi presenti nella classifica il 23,8%.

Nel terzo trimestre del 2021 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) della provincia di Novara sono risultate in crescita del +8,3%, quelle nazionali del +10,2%. A livello provinciale la dinamica meno brillante rispetto al trimestre precedente è dovuta al fatto che il terzo trimestre del 2020 ha avuto una dinamica positiva: di conseguenza, nel terzo trimestre del 2021 non vi è stato nessun “effetto rimbalzo” (a differenza di quanto accaduto nel secondo trimestre); a livello nazionale, invece, anche il terzo trimestre del 2020 è stato negativo, seppur in misura molto più contenuta, e dunque l’”effetto rimbalzo” è stato minore rispetto al secondo trimestre. Il dato relativo ai primi nove mesi del 2021 evidenzia una crescita del +22,6% a livello provinciale e del +21,2% a livello nazionale. Nei primi nove mesi del 2021 si conferma l’incremento dell’export verso tutti i principali mercati di destinazione dell’export novarese di rubinetteria-valvolame con, nuovamente, la sola eccezione della Spagna, verso la quale le esportazioni sono calate del -2,8% (anche il terzo trimestre, come già il secondo, ha tuttavia registrato una crescita, per quanto limitata al +3,2%). E si confermano tutti i posizionamenti descritti nell’Osservatorio precedente, nell’ordine: Francia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Grecia, Russia e Svizzera. Quanto alle performance, incrementi dell’export superiori al 30% si sono verificati verso la Russia (47,5%), il Regno Unito (+33,2%), la Grecia (+31,6%) e gli Stati Uniti (+30,6%); incrementi superiori al 15% si sono registrati verso la Francia (+25,7%), il Belgio (+24,4%) e la Germania (+18,9%); l’export verso la Svizzera è cresciuto del +13,1%, quello verso i Paesi Bassi del +8,4%. Verso i quattro principali mercati di sbocco (Francia, Germania, Stati Uniti e Regno Unito) si dirige il 45,5% dell’export novarese di rubinetteria-valvolame. Verso Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Grecia, Russia e 4 Svizzera si dirige il 19,0% dell’export provinciale, portando al 64,5% la quota complessiva di export diretta verso i dieci principali mercati di sbocco.

Nel terzo trimestre del 2021 si osserva un ulteriore calo tendenziale delle esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara (-46,6%), mentre le esportazioni nazionali sono cresciute del +5,1%. Considerando i primi nove mesi, le esportazioni provinciali risultano in flessione del -40,6%, quelle nazionali in progresso del +14,9%. Come già osservato nei due Rapporti precedenti, sul calo registrato a livello provinciale incide soprattutto l’autentico crollo dell’export verso la Svizzera (-95,3% nei primi nove mesi dell’anno): in valori assoluti, l’export verso la Svizzera di prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento è passato da 183,7 milioni di euro nel primi nove mesi del 2020 a 8,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021; in altri termini, da primo Paese di destinazione la Svizzera appare ora l’ottavo mercato di sbocco del tessile-abbigliamento novarese. Nel periodo gennaio-settembre molto forte è anche il calo verso il Regno Unito (-61,8%) che, rispetto all’Osservatorio precedente, perde una posizione divenendo quinto. Quanto ai Paesi in crescita, si osservano consistenti aumenti dell’export verso la Tunisia (+32,9%) e la Corea del Sud (+32,2%), con entrambi i Paesi che guadagnano una posizione collocandosi rispettivamente al settimo e nono posto. In forte aumento anche l’export verso la Polonia (+28,8%) che, tuttavia, perde una posizione, divenendo decima; la Germania (+24,3%), che si conferma il secondo mercato di sbocco del tessile-abbigliamento novarese; gli Stati Uniti (+23%), che guadagnano una posizione, divenendo sesti. Più contenuto l’incremento dell’export verso la Spagna (+7,0%), che perde una posizione e figura quarta; il Giappone (+4,8%), che invece ne guadagna due salendo al terzo posto; e la Francia (+4,4%), che si conferma al vertice della classifica. Riassumendo, i principali mercati di sbocco sono, nell’ordine, Francia, Germania, Giappone e Spagna: verso questi 4 Paesi si dirige il 44,7% dell’export novarese di prodotti tessili e dell’abbigliamento. Seguono nella classifica, per valore di export, il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Tunisia, la Svizzera, la Corea del Sud e la Polonia. Verso questi sei Paesi è diretto il 24,1% dell’export provinciale, portando a 68,8% la quota complessiva di export diretta verso i dieci principali mercati di sbocco.

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