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Confagricoltura Piemonte: «Con i rincari dei costi di produzione, rischio disimpegno per i progetti del PSR»

Regione deve monitorare attentamente lo stato di avanzamento dei lavori e soprattutto a consentire lo scorrimento delle graduatorie per permettere alle aziende che hanno già realizzato effettivamente i lavori di accedere ai contributi

A poche settimane dall’apprezzamento per lo scorrimento delle graduatorie del bando 4.1.1 del PSR, Confagricoltura invita a mantenere alta l’attenzione sulle risorse europee destinate alle aziende agricole da parte della Regione. «Nonostante l’approvazione di molti progetti di investimento aziendale, a causa dei rincari delle materie prime c’è il forte rischio che i lavori non vengano poi realizzati con il conseguente disimpegno dei fondi europei e la loro restituzione – ha dichiarato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo -. Di fronte a questo, per ora, ipotetico scenario invitiamo dunque la Regione a monitorare attentamente lo stato di avanzamento dei lavori e soprattutto a consentire lo scorrimento delle graduatorie per permettere alle aziende che hanno già realizzato effettivamente i lavori di accedere ai contributi, consentendo l’ammodernamento del settore primario piemontese».

Confagricoltura, da sempre sostenitrice dello scorrimento delle graduatorie dei bandi del PSR per consentire, laddove possibile, ad un più ampio ventaglio di aziende dotate dei requisiti richiesti di proseguire nel percorso di ammodernamento fondamentale per il futuro del comparto,  continua a chiedere attenzione anche sui bandi 6.1.1 e 4.1.2 del 2021 e su quelli degli anni precedenti  facendo uso di risorse originate da economie sui bandi precedenti, da aiuti di Stato regionali non utilizzati e dalla dotazione finanziaria residua.

«Siamo fiduciosi che la Regione farà del suo meglio per non lasciarsi sfuggire risorse finanziarie fondamentali al rilancio del comparto agricolo e per sostenere quelle aziende che hanno già investito e hanno necessità di continuare a programmare il loro futuro, ancor più in un momento come l’attuale che le vede strette nella morsa di costi di produzione ed energetici in rialzo e generalizzate difficoltà di mercato», ha concluso Allasia.

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