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Caso Djalali, UPO: «La condanna è un atto inumano e impossibile da accettare»

Il ricercatore iraniano-svedese Ahmadreza Djalali sarà giustiziato per impiccagione. Lo ha affermato ieri il portavoce della magistratura Massoud Setayeshi

«Apprendiamo con sgomento che la magistratura iraniana avrebbe concluso l’iter istruttorio e confermato in via definitiva la condanna a morte del nostro ex ricercatore Ahmadreza Djalali». Dichiarano dall’UPO dopo la tragica notizia del provvedimento definitivo ai danni del ricercatore iraniano-svedese.

L’Università del Piemonte Orientale ha ribadito con forza la totale contrarietà al provvedimento che lede il più elementare diritto universale dell’uomo, quello alla vita e alla propria autodeterminazione.

Il rettore Gian Carlo Avanzi ha afferma con forza: «Come è già stato fatto in passato, manderemo in queste ore una lettera al Governo iraniano per rivedere questa sentenza, che consideriamo inumana e impossibile da accettare. Esploreremo ancora una volta tutte le vie diplomatiche».

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Redazione

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