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“Alzati e testimonia!”: sabato pomeriggio la tappa di avvicinamento alla Giornata mondiale della gioventù

L'appuntamento novarese in vista di quello previsto con papa Francesco nel 2023 a Lisbona è in programma a partire dalle 15.30 con sei incontri nelle chiese del centro cittadino. A seguire un momento di preghiera presieduto dal vescovo Brambilla

Tempo di avvicinamento alla Giornata mondiale della gioventù in programma nel 2023 a Lisbona, occasione nella quale i giovani di tutto il mondo incontreranno papa Francesco. Questa prima tappa viene vissuta nelle varie diocesi con un momento di preghiera, confronto e condivisione accompagnato dal vescovo. A Novara l’appuntamento è per sabato 20 novembre a partire dalle 15.30: un pomeriggio dedicato alle catechesi e agli approfondimenti, destinato poi a concludersi con la preghiera in Cattedrale alle 19 presieduta da monsignor Franco Giulio Brambilla. Una giornata che in questa circostanza non si tiene per la prima volta nella Domenica delle Palme ma in occasione della Solennità di Cristo Re, che precede l’Avvento e conclude l’anno liturgico. L’invito a tutti i giovani alla partecipazione è arrivata direttamente dal vescovo, in un video pubblicato sul sito diocesinovara.it, monsignor Brambilla, attraverso lo slogan “Alzati e testimonia!”, «messaggio affidatoci da papa Francesco».


Proprio a questo tema saranno dedicate le catechesi del pomeriggio: sei focus che i ragazzi, suddivisi in fasce di età, potranno approfondire attraverso incontri con esperti organizzati nelle chiese del centro e moderati dai giornalisti della Stampa diocesana novarese. Come detto, a conclusione della giornata, è prevista in Cattedrale la preghiera comunitaria guidata dal vescovo.


«La Giornata mondiale della gioventù di quest’anno – ha spiegato don Gianluca De Marco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile – porterà con sé lo stile e i contenuti di ogni proposta che facciamo ai nostri giovani negli oratori, nelle parrocchie e a livello diocesano. Sarà un momento di preghiera, per offrire loro uno spazio da dedicare alla spiritualità. Un’occasione formativa, per aiutarli a riflettere sui temi che riguardano la loro vita. E poi vorremmo sia un appuntamento per confrontarsi, per rianimare e alimentare la voglia di stare insieme e incontrarsi».

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Luca Mattioli

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