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Arona: l’Enaip ha inaugurato il progetto “Cammino delle Colline Novaresi”

Il via sabato 5 marzo ora si attendono le prossime tappe che verranno percorse il 26 marzo e il 9 aprile

La scora settimana ha mosso i primi passi, è proprio il caso di dirlo, un nuovo progetto: il “Cammino delle Colline Novaresi”. Si tratta di un itinerario a piedi di tre giorni che percorre l’intero arco dei rilievi vitivinicoli compresi tra Sesia e Ticino. L’iniziativa è nata all’interno del corso per Accompagnatore Naturalistico – Guida Escursionistica Ambientale organizzato da Enaip di Arona (corso finanziato da FSE e Regione Piemonte), su un’idea dei docenti Mario Ceratti e Paolo Campagnoli.

«Riteniamo che questo Cammino abbia una lunghezza e un grado di difficoltà non eccessivi, che potranno richiamare molti appassionati di questi percorsi escursionistici – racconta un soddisfatto Campagnoli – inoltre il territorio delle colline novaresi presenta un elemento unificante, la viticoltura, anch’esso di grande interesse. Gli allievi del corso Enaip, una volta diplomati Guide, potranno dare un valido contributo alla valorizzazione del territorio e già hanno cominciato a raccogliere ed elaborare materiali che potranno rivelarsi utili in tal senso».

Si tratta di un percorso di 66 km, per due terzi su strade sterrate, che vuole portare l’escursionista a conoscere tutti gli aspetti di questo splendido territorio. Il “Cammino delle Colline Novaresi” può anche essere percorso in bicicletta o a cavallo e nella parte occidentale sono possibili due varianti, Est e Ovest, sui rilievi affacciati rispettivamente sull’Agogna e sulla Sesia. Questo progetto di valorizzazione del territorio, che coinvolge prima di tutto i quindici allievi del corso Enaip, è stato presentato mercoledì 2 marzo ai rappresentanti di tutte le amministrazioni aderenti al Consorzio dei Comuni delle Colline Novaresi, guidati dal presidente e sindaco di Ghemme Davide Temporelli. Luisa Bagna, direttrice di Enaip Arona, Elisa Valentini, tutor del corso e Paolo Campagnoli hanno illustrato l’idea, che ha subito incontrato l’interesse generale.

Pochi giorni dopo, sabato 5, si è cominciato a toccare con mano, anzi, coi piedi, l’itinerario. I corsisti, insieme al docente e Guida Escursionistica Campagnoli, hanno percorso la prima tappa del Cammino. Da Marano Ticino hanno raggiunto Mezzomerico, dove c’erano ad attenderli il sindaco Pietro Mattachini e la consigliera Liisa Vilen. Sono poi saliti tra le vigne e hanno raggiunto la Preja da scalavè e l’osservatorio astronomico Galileo Galilei, tra i vigneti di Suno. Nel primo pomeriggio sono poi arrivati a Bogogno, dove hanno incontrato il sindaco Pietro Sacco e il vicesindaco Stefano Agliata. Sempre a piedi hanno raggiunto le colline di Cressa, dove Ceratti ha intrattenuto gli allievi col suo famoso racconto “La vigna che parla”. Poi c’è stato l’incontro col vicesindaco Giuseppe Beltrame e infine l’attraversamento dei vigneti di Santa Cristina. La lunga giornata si è conclusa al Museo “La manèra”, dove Angelo Valsesia ha parlato degli oggetti, ma soprattutto dei valori, della civiltà contadina.

Le prossime tappe verranno percorse il 26 marzo e il 9 aprile. La seconda tappa andrà da Santa Cristina a Cureggio, Maggiora, Boca e si concluderà a Cavallirio. La terza partirà da Cavallirio e, attraverso la Riserva delle Baragge e poi i vigneti di Romagnano, Ghemme, Sizzano e Fara, andrà a concludere il percorso a Briona. Al più presto verrà poi tracciata anche la variante Est, che dalle Baragge si dirigerà verso le colline di Fontaneto, Cavaglio e Barengo, per terminare a Proh.

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Paolo Pavone

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