Fin da piccola, educata a recitare le preghiere – così vai in paradiso!, dicevano – questo paradiso non mi convinceva, sapeva di un luogo troppo luminoso e perfetto, quindi noioso. Quando poi ho scoperto l’inferno di Dante, mi sono convinta che lì mi sarei potuta divertire e i diavoli mi sono sembrati subito simpatici: casinisti, ribaldi, bricconi; certo, brutti e neri, “aspetto fero” e “atto acerbo”, bugiardi e imbroglioni e anche un po’ sadici: ti infilzano con il forcone e ti “attuffano” la testa sotto la pece bollente, ma quello è il loro incarico nella quinta bolgia dell’ottavo cerchio, un pozzo profondo in cui sono puniti i fraudolenti, e Dante li disegna così, dando il meglio della sua vis comica.
E che nomi!, Dante ha fatto un capolavoro con i nomi dei diavoli, attingendo al folklore popolare: Malacoda, Scarmiglione, Alichino, Calcabrina, Cagnazzo, Libicocco, Draghignazzo, Ciriatto, Graffiacane, Farfarello, Rubicante e Barbariccia. L’ambiente in cui si muovono non è dei più accoglienti, le loro figure sono assimilate a bestie come “male gatte”, “falcon”, “sparvier grifagno” l’aria è tutta piena di rime in -orco, -iccia, -uffa, -affi, suoni che più aspri non si può.
E non mostrano nessuna reverenza per Dante e Virgilio: “Vuoi che’l tocchi in sul groppone?”, minaccia uno di loro con in mano l’uncino. E il Sommo Poeta non riesce a tener loro testa, anzi: già è turbato perché si è trovato davanti i barattieri e teme di finire anche lui tra quelle anime, una volta morto, dato che in esilio ci è andato per quello, corruzione politica; trema di paura, una paura del diavolo appunto, si nasconde “quatto quatto”dietro uno spuntone di roccia e poi dietro al suo Virgilio, non vuole fidarsi delle indicazioni di Malacoda; e fa bene, perché i diavoli hanno gioco facile a fargli sbagliare strada.
Tutti contenti per il tiro giocato a due intellettuali di quel calibro, i demoni ammiccano e chissà come finirebbe, se non fosse che un tal Ciampolo si azzuffa con loro trascinando Alichino e Calcabrina nella pece, dove rimangono invischiati e bruciacchiati.
Il congedo non è dei più raffinati, Barbariccia “del cul avea fatto trombetta”.
[Nell’immagine, canto XXII dell’Inferno]
Ultimi 90' della regular season per le due squadre di serie D Leggi di più
Svelata la triade in corsa nel proporzionale di Novara per un seggio a Palazzo Lascaris.… Leggi di più
Dopo il successo ottenuto lo scorso 7 aprile, la Società novarese per la cremazione propone… Leggi di più
Il dirigente della società impegnata nella lotta per la promozione smentisce l'ipotesi di un'unione con… Leggi di più
Sabato nel cortile, sotto i portici e all'Arengo giornata conclusiva del progetto ABCDOno rivolto agli… Leggi di più
I fatti risalgono al 2017 in un appartamento di viale Giulio Cesare Leggi di più
Lascia un commento