Si è svolta questa mattina, 4 dicembre, nel duomo di Novara la tradizionale messa per Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco. Una ricorrenza che ogni anno richiama le autorità cittadine, i corpi sociali e tutto il personale del Comando provinciale. A presiedere la celebrazione è stato il vescovo Franco Giulio Brambilla, che nel corso dell’omelia ha ricordato la figura della santa, «una dei quattordici santi ausiliatori», richiamata spesso nei momenti di difficoltà.
Il vescovo ha sottolineato come il lavoro dei Vigili del Fuoco rappresenti una presenza continua e ha richiamato il tema della sicurezza, ricordando la necessità che «l’opera del legislatore porti a norme più coerenti e comprensibili», affinché la prevenzione possa essere realmente efficace.
Non è mancato un passaggio dedicato al valore umano del Corpo: «Ringraziamo per il lavoro che fate. È un servizio apprezzato dalla gente, spesso umile, a volte non riconosciuto come meriterebbe». Parole accolte dai presenti, tra cui il comandante provinciale Roberto Marchioni, che a conclusione della cerimonia ha rivolto un saluto a nome del personale.
La celebrazione di Novara si è svolta anche nel solco del messaggio nazionale diffuso per l’occasione dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha ribadito la «gratitudine per la dedizione con cui i Vigili del Fuoco servono ogni giorno il Paese», ricordando il valore del loro lavoro nei tanti scenari emergenziali dell’ultimo anno e annunciando l’imminente riordino delle funzioni del Corpo, definito «un passaggio fondamentale per rafforzarne efficienza e specificità».
Al termine della messa, come da tradizione, sul sagrato del duomo il vescovo ha impartito la benedizione ai mezzi di soccorso, schierati per l’occasione. Un gesto semplice ma carico di significato, che ogni anno rinnova il legame tra la città e i suoi Vigili del Fuoco.







