Tre nuove borse di studio dall’Ufficio Pio per sostenere studenti e studentesse in difficoltà

L'iniziativa aperta a studenti e studentesse delle università piemontesi

Tre nuove borse di studio pensate per sostenere il percorso universitario e post-universitario di studenti e studentesse in difficoltà economiche e sociali: è questa l’iniziativa della Fondazione Ufficio Pio che nasce grazie a lasciti testamentari e porta i nomi dei benefattori che l’hanno resa possibile.

Il contesto in cui si inserisce è quello di un’Italia che fatica ancora a garantire un accesso equo all’istruzione: soltanto un giovane su tre arriva alla laurea e il livello di studi dei genitori continua a pesare in modo determinante sul futuro dei figli. Le nuove borse, che valgono fino a 15 mila euro, hanno una caratteristica innovativa: i contributi non vengono erogati in un’unica soluzione, ma in più rate collegate al raggiungimento di tappe concrete come l’immatricolazione, la frequenza, gli esami superati e il conseguimento del titolo.

«Il merito – ha spiegato la presidente della Fondazione, Franca Maino – viene inteso in senso ampio e contestualizzato. Non contano soltanto i voti, ma anche l’impegno, la costanza e i risultati ottenuti in condizioni personali o economiche difficili». Tre i percorsi attivati: la borsa “Ermanno Costantini e Maria Teresa Fossati Reyneri”, rivolta a chi studia Medicina e Chirurgia all’università di Torino e si trova in difficoltà economiche o personali, pensata in particolare per chi deve affrontare un fuori corso; la borsa “Faustino e Giuseppina Moretti”, che prevede cinque posti per universitari e dottorandi con disturbi del neurosviluppo iscritti agli atenei piemontesi; e la borsa “Giulio Robustelli Pisani”, destinata a tre giovani che abbiano già partecipato in passato ai programmi della Fondazione e che vogliano proseguire la formazione post-laurea, in Italia o all’estero.

Le spese coperte spaziano dalle tasse universitarie all’alloggio, dai libri alla connessione internet, purché legate al percorso formativo. Potranno candidarsi coloro che presentano un ISEE pari o inferiore a 15 mila euro, con scadenza fissata al 20 ottobre 2025.

Il progetto ha incontrato il pieno sostegno degli atenei piemontesi, tra cui l’università del Piemonte Orientale che tramite il professor Davide Porporato, delegato del rettore, ha sottolineato come si tratti di «un’opportunità preziosa per chi rischia di essere escluso, ma dimostra tenacia e talento». Le tre nuove borse di studio confermano la volontà della Fondazione Ufficio Pio di mettere al centro il diritto allo studio e di offrire strumenti concreti per ridisegnare il concetto di merito, trasformandolo in un motore di crescita non solo individuale, ma anche collettiva.

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Tre nuove borse di studio dall’Ufficio Pio per sostenere studenti e studentesse in difficoltà

L’iniziativa aperta a studenti e studentesse delle università piemontesi

Tre nuove borse di studio pensate per sostenere il percorso universitario e post-universitario di studenti e studentesse in difficoltà economiche e sociali: è questa l’iniziativa della Fondazione Ufficio Pio che nasce grazie a lasciti testamentari e porta i nomi dei benefattori che l’hanno resa possibile.

Il contesto in cui si inserisce è quello di un’Italia che fatica ancora a garantire un accesso equo all’istruzione: soltanto un giovane su tre arriva alla laurea e il livello di studi dei genitori continua a pesare in modo determinante sul futuro dei figli. Le nuove borse, che valgono fino a 15 mila euro, hanno una caratteristica innovativa: i contributi non vengono erogati in un’unica soluzione, ma in più rate collegate al raggiungimento di tappe concrete come l’immatricolazione, la frequenza, gli esami superati e il conseguimento del titolo.

«Il merito – ha spiegato la presidente della Fondazione, Franca Maino – viene inteso in senso ampio e contestualizzato. Non contano soltanto i voti, ma anche l’impegno, la costanza e i risultati ottenuti in condizioni personali o economiche difficili». Tre i percorsi attivati: la borsa “Ermanno Costantini e Maria Teresa Fossati Reyneri”, rivolta a chi studia Medicina e Chirurgia all’università di Torino e si trova in difficoltà economiche o personali, pensata in particolare per chi deve affrontare un fuori corso; la borsa “Faustino e Giuseppina Moretti”, che prevede cinque posti per universitari e dottorandi con disturbi del neurosviluppo iscritti agli atenei piemontesi; e la borsa “Giulio Robustelli Pisani”, destinata a tre giovani che abbiano già partecipato in passato ai programmi della Fondazione e che vogliano proseguire la formazione post-laurea, in Italia o all’estero.

Le spese coperte spaziano dalle tasse universitarie all’alloggio, dai libri alla connessione internet, purché legate al percorso formativo. Potranno candidarsi coloro che presentano un ISEE pari o inferiore a 15 mila euro, con scadenza fissata al 20 ottobre 2025.

Il progetto ha incontrato il pieno sostegno degli atenei piemontesi, tra cui l’università del Piemonte Orientale che tramite il professor Davide Porporato, delegato del rettore, ha sottolineato come si tratti di «un’opportunità preziosa per chi rischia di essere escluso, ma dimostra tenacia e talento». Le tre nuove borse di studio confermano la volontà della Fondazione Ufficio Pio di mettere al centro il diritto allo studio e di offrire strumenti concreti per ridisegnare il concetto di merito, trasformandolo in un motore di crescita non solo individuale, ma anche collettiva.

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